Chi era Massimiliano Ruggeri, il sub di Treviolo annegato nel lago d'Iseo
Aveva una grande passione per l’acqua: galeotti sono stati i viaggi alle Maldive e in Mar Rosso. Tutta quella bellezza l’aveva convinto a iscriversi ai corsi da sub insieme alla moglie. «Era una persona di cuore, a tratti quasi ingenuo, amava scherzare e quello che è successo ci lascia davvero senza parole», ha detto Rocco Di Tullo, presidente dell’associazione subacquea Mediterraneo Divers di Dalmine, di cui Massimiliano Ruggeri faceva parte insieme alla moglie Rita, a L’Eco di Bergamo. E Massimiliano, 50 anni, ieri ha perso la vita per quella sua passione, sul fondo del Lago D’Iseo, all’altezza di Parzanica.
Cos’è successo. I vigili del fuoco di Lovere sono stati impegnati per tutto il giorno nelle ricerche del sub che, pare a causa di un malore, non è più riemerso: l’uomo si trovava con altri due sommozzatori, che sono invece tornati in superficie. Fondamentali i robot dei vigli del fuoco, per il recupero del corpo, avvenuto a 87 metri di profondità. Sul posto il 118 ha inviato l’elisoccorso da Bergamo.
Immersione non organizzata dalla scuola sub. Massimiliano aveva ottenuto i primi due brevetti, Open e Advance, e la specialità Deep nel luglio scorso. I suoi brevetti gli permettevano di immergersi fino a 40 metri. L’immersione di ieri non era stata organizzata dalla scuola sub.
Amava i cani. Sulla sua pagina Facebook tante foto di cani e di immersioni, oltre a quelle con la moglie e il figlio. Ultimo post giusto 4 giorni fa, la sera del 2 gennaio: stava riguardando in tv il film “Top Gun”. Faceva il tassista a Milano ma aveva appena venduto la licenza per poter restare più tempo a casa con la moglie e il figlio.