Sul Monte Linzone, una meraviglia proprio dietro casa
Rappresenta la prima vera montagna bergamasca. Non è alto, anzi, pare più una semplice collina, ma salirci regala un panorama stupendo su tutta la pianura.
di Angelo Corna
Visto dalla Pianura Padana altro non è che una semplice collina, una sorta di panettone che, di tanto in tanto, si tinge di una piccola spruzzata di neve. Ma se ne vinciamo la cima, tutto cambia. Siamo sul primo rilievo che domina valli e pianure lombarde e nelle giornate serene lo spettacolo che si presenta agli occhi lascia senza parole. Quello che è un semplice cocuzzolo diventa una terrazza panoramica, che spazia dagli Appennini fino alla bellezza del monte Rosa. Meraviglia raggiungibile da tutti, in tutte le stagioni dell’anno. Stiamo parlando del monte Linzone.
Cocuzzolo della bergamasca. Da sempre, il monte Linzone, amorevolmente chiamato la Roncola da noi bergamaschi, attira atleti, escursionisti o semplici camminatori. Non è raro trovare runners lungo i suoi sentieri già di primo mattino, o appassionati di fotografia notturna che, approfittando delle luci della pianura, si cimentano in scatti unici e fantastici. In rare occasioni, durante la stagione invernale, la neve si spinge fino alle quote più basse, coprendo cosi la vetta di questa amena collina rendendo il panorama ancora più affascinate e suggestivo. Una magia che negli ultimi anni si avvera sempre meno spesso e che purtroppo scompare in pochi giorni. Ma quando accade, la bellezza del panorama viene accentuata dal bianco mantello, rendendo la gita ancora più affascinate.
Le vie di salita. Svariate possibilità ci portano alla scoperta della prima “vetta” bergamasca. Il percorso più veloce si snoda dal valico di Valcava, conosciuto per i ripetitori che spiccano dalla pianura e punto di comunicazione tra la Valle Imagna e la Valle di San Martino. Il sentiero, accessibile a tutti, risale costeggiando l’ampia cresta della montagna per circa 2 km, fino a toccare i 1392 metri e la grande croce di vetta. Chi invece preferisce percorrere qualche chilometro in più, può seguire il percorso che si snoda dal paese di Roncola San Bernardo. L’escursione inizia dalla piazza e segue le indicazioni del sentiero CAI 571, transitando alle spalle del cimitero lungo una ripida gradinata. Durante il percorso, si costeggiano vecchi casolari e i panorami si aprono con vedute sulla pianura, mostrando giochi di luce e panorami bellissimi. Tra pianori e ghiaioni, raggiungiamo un ampio spiazzo, fino a raggiungere il punto di decollo dei parapendii (1230 metri). Sono gli ultimi sforzi. Abbiamo toccato gli ampi pratoni del monte Linzone e, poco lontano, possiamo scorgere il Santuario della Santa famiglia di Nazareth. Cento metri più in alto spicca la vetta della nostra montagna. Per questo percorso dobbiamo calcolare circa un’ora e mezza di cammino (sola andata).
Una terza variante vede il suo via dalla Valle Imagna, con partenza dal paesino di Forcella Alta. Il sentiero risale dal bellissimo laghettto del Pertus (m.1313), una meta conosciuta fra gli appassionati di astronomia che nelle notti di eclissi o stelle cadenti raggiungo il piccolo lago, perfetto punto di osservazione della volta celeste. Posteggiata l’auto, ricalchiamo la strada seguendo le chiare indicazioni che, in breve, ci porteranno alla vetta del monte Tesoro. Continuando lungo il sentiero, costeggiamo i ripetitori e seguendo i bolli rossi puntiamo alla croce del monte Linzone, ormai ben visibile. Anche questo percorso è facile e adatto a tutti, copre uno sviluppo di circa 10 chilometri (andata e ritorno) e un dislivello di soli 300 metri.
Curiosità. La piccola frazione di Valcava è posta nel comune di Torre de’ Busi, a 1200 metri di altitudine, sul crinale tra il monte Tesoro e il monte Linzone. La zona è stata tra le prime stazioni sciistiche delle Alpi Centrali, attiva fino ai tardi Anni Settanta, alla quale si accedeva grazie a una storica funivia, aperta nel 1928 e tra le prime in Italia. Svariati sentieri permettono con bellissime escursioni di raggiungere altri punti panoramici: tra questi il Colle di Sogno, il Passo del Pertus o il monte Tesoro, dalla cui ampia vetta spicca una croce metallica alta 15 metri, posata in memoria dei soldati italiani caduti in guerra. Il Linzone, oltre a essere una meta perfetta per famiglie ed escursionisti, racchiude bellezze botaniche e artistiche. Con l’arrivo della primavera, le colline della montagna si colorano di centinaia di narcisi in fiore, uno spettacolo unico e imperdibile che si ripete ogni anno da marzo a maggio. In mezzo a questo contesto unico troviamo il Santuario della Santa Famiglia di Nazareth. La struttura era in origine una stalla di montagna per gli animali in alpeggio, negli anni costretta al degrado. Nel 1990 un gruppo di volontari ha deciso di recuperare il rudere mantenendo il suo impianto rustico, ma dandogli una diversa destinazione d’uso. Si scelse l’idea di un Santuario dedicato alla Santa Famiglia di Nazareth. Da allora, ogni 30 dicembre si celebra la messa di fine anno, un modo per ricordare l’anno passato e pregare per quello a venire.