Barrow e Ibanez valgono trenta milioni: l'Atalanta è una bottega di lusso
I Percassi gongolano: partono giocatori di secondo piano con valutazioni altissime e il blocco titolare non viene toccato
Dal punto di vista delle trattative di mercato, l'Atalanta sta diventando qualcosa di semplicemente straordinario. Oltre all'operazione Caldara in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni (ma tra un anno e mezzo), la società orobica sta parallelamente portando avanti altre trattative. In attesa di capire chi saranno i prossimi acquisti (possibili una o forse due "sartorate"), ci sono un paio di cessioni che meritano di essere descritte nei dettagli perché certificano come l'Atalanta sia ormai diventata una bottega di lusso.
L'attaccante gambiano Musa Barrow (classe 1998) è ormai del Bologna, per la conclusione definitiva dell'affare mancano solo le firme e le cifre sono confermate: prestito con obbligo di riscatto al 30 giugno 2021 per 13 milioni di euro con la possibilità di aggiungere ulteriori 6 milioni grazie ad alcuni bonus. La valutazione complessiva, accettata dal Bologna, è quindi di 19 milioni di euro per un ragazzo proveniente dal settore giovanile atalantino che in Serie A non ha ancora sfondato davvero.
Per il difensore brasiliano Roger Ibanez (anche lui classe 1998) la situazione è ancora più incredibile: pagato 4 milioni nel gennaio del 2019, il ragazzo ha disputato una trentina di minuti ufficiali tra campionato e Champions League (due presenze complessive), eppure sarà ceduto alla Roma o allo stesso Bologna per 9 milioni di euro più 2 di ulteriori possibili bonus. Da 4 milioni a 11 milioni di valutazione nonostante non abbia mai giocato.