Più forti di Rocchi e dei rigori sbagliati. Questa è un'Atalanta spettacolare

Di Xavier Jacobelli
La buona notizia è che questa Atalanta è più forte di tutto. Anche di Rocchi & Irrati che le hanno negato il rigore su Toloi, televisto da tutti tranne che dal presunto miglior arbitro italiano e dal presunto miglior Uomo Vari italiano. La cattiva notizia è la rigorite che affligge la Dea e ha indotto l’infallibile Muriel (10 su 10) a non essere più tale all'undicesimo, galeotto anche il formidabile Handanovic. Questi, non casualmente, è il nuovo coprimatista in materia con 24 penalty parati, tanti quanti ne aveva neutralizzati Pagliuca in carriera.
Ce n’è un’altra di notizia, questa davvero splendida: la spettacolare e spettacolosa prova di calcio che l’Atalanta ha dato a San Siro, in casa della capolista. Lo choc del gol a freddo di Lautaro poteva costare caro ai nerazzurri di Bergamo, così come è evidente che Zapata abbia soltanto bisogno di giocare, essendo andato in campo al Meazza da titolare per la prima volta dopo 97 giorni. Tuttavia, la straordinaria forza di questa squadra è tale da consentirle di rialzare la testa dopo i primi trenta minuti, dominando in lungo e in largo la prima della classe. La ripresa è stata eccezionale per continuità di gioco, forma atletica, manovra d’attacco ficcante e sempre pericolosa per gli avversari. Quei 40 passaggi consecutivi che l’Atalanta ha inanellato a metà ripresa sono stati la fotografia di una superiorità territoriale che soltanto l’errore di Muriel dagli undici metri non ha tramutato in vittoria.
Ma va bene, va bene così. Dopo il pareggio con l’Inter, spellarsi le mani per questa Dea è un esercizio sempre più piacevole.