Ora è ufficiale il ritorno di Mattia Caldara alla corte di Gasperini
La Dea piazza il primo colpo in entrata del mercato di gennaio. Ufficiale il rientro a casa del difensore centrale, in prestito di 18 mesi con diritto di riscatto fissato a 15 milioni
di Andrea Licenziato
Mancavano solo le firme per avere l’ufficialità della chiusura della trattativa con il Milan per il ritorno a Bergamo di Mattia Caldara. Documenti che sono stati depositati ufficialmente questa mattina, con tanto di notizia riportata sul sito della società orobica. Il centrale classe ’94 indosserà la maglia nerazzurra fino a giugno 2021, data in cui potrà essere esercitato il diritto di riscatto di 15 milioni.
Il difensore di Scanzorosciate è cresciuto nel vivaio atalantino, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili fino all’approdo in prima squadra dove si è messo in mostra agli ordini di Gasperini. In due anni dal 2016 al 2018 ha aiutato la formazione bergamasca a ottenere la qualificazione in Europa League e si è conquistato la chiamata in Nazionale.
Queste le sue prime dichiarazioni pubblicate sul sito Atalanta.it: «Sono più emozionato oggi rispetto al passato. Questa mattina quando sono entrato dal cancello di Zingonia è stato bellissimo rincontrare le persone che hanno fatto parte della mia crescita calcistica. Ho trascorsi tanti anni a Bergamo e sono molto felice di essere qui».
Cosa significa per te tornare all’Atalanta?
«Deve essere un punto di partenza, è un anno e mezzo che non gioco e so che sarà dura conquistarmi il posto. Con tanta umiltà dovrò allenarmi per mettermi al passo con gli altri, conosco i metodi del mister e non è cambiato nulla rispetto a quando sono andato via. Ho già incontrato i miei compagni, mi sono allenato da solo in palestra, so quello che chiede l’allenatore e proverò a dare tutto quello che ho».
Come sta Mattia Caldara?
«Sta bene e deve ritrovare le certezze perdute da quando non ha più giocato. Non sarà facile, ma devo solo tornare in campo e farlo bene. Ritrovo una grandissima Atalanta, una squadra che ha raggiunto un traguardo storico in Champions League e deve giocarsi il doppio confronto con il Valencia. Ho la fortuna di poter partecipare, non vedo l’ora che arrivi la partita. Questo periodo difficile a livello calcistico mi ha aiutato a crescere anche fuori dal campo. Ora che sono al tappeto sta a me risollevarmi più forte di prima. Sarò sempre debitore all’Atalanta, a questa gente che mi ha sempre voluto bene. È una scommessa anche per loro avermi riaccolto, devo ripagare questa grande fiducia che mi riempie di orgoglio».