Sul Sentierone le bancarelle dei biligòcc
Oggi sul Sentierone si rinnova la tradizione della Fiera di Sant’Antonio. Per tutto il giorno ci saranno le bancarelle con i venditori di biligòcc, le castagne affumicate, tipiche della tradizione bergamasca. Un prodotto dolciastro, derivato dal “pane” del bosco, la castagna appunto. I boschi che circondano la Bergamasca sono ricchi di castagneti: dai colli di Città Alta, alla Valle de Lujo, dalla Valle Cavallina alla Valle Brembana. Tra le case dei borghi sorgevano i "secadùr", gli affumicatoi per la preparazione dei biligòcc. Con sacchi di juta colmi di questo prodotto i valligiani si recavano in pianura, per barattare le castagne con granoturco, frumento e patate o, nel migliore dei casi, per guadagnare qualche soldo.
La ricetta è semplice e genuina. "Ol secadùr" è ancora oggi quel piccolo edificio in pietra dove nella parte superiore della struttura, a circa due metri dal suolo, si pone una griglia in legno di castagno dove vengono adagiate le castagne fresche di raccolta. A terra viene preparato il fuoco, bruciando legna di castagno che produce il fumo che per venticinque giorni avvolge le castagne, affumicandole. Dopodiché le castagne sono pronte per la bollitura: un passaggio in acqua fredda per "raggrinzirle" a dovere. Il tocco finale è la lucidatura con un goccio d'olio. Ora sono pronte per essere vendute nei mercati e alle fiere, spesso presentate infilate come una collana. La canzone che abbiamo postato è del cantastorie bergamasco Luciano Ravasio nella riproduzione della Canzone-valzer di Alfonso Orlando, fondatore del gruppo folcloristico Arlecchino, pubblicata nel 1954 sul periodico Pro Albino. Fra gli interpreti: Luciano Ravasio, Mariangela Bravi e alla fisarmonica Gigi Zonca.