Irriconoscibile, svagata, arruffona: urge rimettere la squadra in carreggiata

di Xavier Jacobelli
La più brutta Atalanta della stagione ha fragorosamente perso in casa contro la Spal che, grazie al clamoroso colpo di Bergamo, da stasera non è più ultima in classifica. Pessima la prova della Dea, irriconoscibile, svagata e arruffona. Micidiale la legge dell’ex: Petagna è al quarto gol contro i nerazzurri da quando non gioca più con loro e Berisha ogni volta para sempre meglio; chirurgica l’esecuzione di Valoti, ex Albinoleffe che ha castigato Sportiello con una rete d’autore.
Decisamente, Gasperini è dotato di antenne sensibili: aveva captato la stanchezza della squadra, aveva recepito i segnali negativi lanciati dagli allenamenti della settimana e tramutatisi in una prova scialba e inconcludente. Forse, anche per questo, il tecnico ha mandato comunque in campo Gomez dall’inizio, nonostante la caviglia in disordine: Gasp confidava in un guizzo del Capitano.
È andata male. Succede, può succedere quando si è abituati troppo bene da un’Atalanta che ha portato a cinquanta i gol segnati in venti partite grazie al tacco di Ilicic. La magia dello sloveno sembrava foriera di un nuovo show, ma la Spal ha fatto mirabilie; ha mostrato coraggio, organizzazione tattica e condizione atletica certamente non meritevoli di stazionare in zona retrocessione; ha nettamente meritato il successo. Se gli uomini di Semplici giocheranno sempre come a Bergamo, si salveranno di sicuro.
In cinque giorni, l’Atalanta è stata sconfitta dalla Fiorentina ed eliminata dalla Coppa Italia; è stata battuta dalla Spal ed è scivolata al quinto posto, lasciando il quarto alla Roma. Adesso, l’importante è rialzare subito la testa, analizzare con calma le cause del brutto ko con i ferraresi, ripartire sabato sera a Torino.
La Spal si era presentata a Bergamo con soli 4 punti conquistati in trasferta: ne ha presi tre pesantissimi. Per la Dea nulla è compromesso dalle due sbandate consecutive, ma urge si rimetta in carreggiata. Gasperini sa come si fa.