Questo sabato, 25 gennaio, tornano le Sardine a Bergamo: l‘appuntamento è alle 15 in Piazza Pontida per un flashmob. “Mi metto nei tuoi panni” è lo slogan scelto per questa occasione. Ogni partecipante è invitato dall’organizzazione a indossare una maglietta con su scritto un pensiero e il flashmob consisterà in uno scambio di magliette tra i partecipanti: «Il flashmob sostanzialmente si realizzerà con uno scambio di magliette tra le varie sardine – si legge sulla pagina dell’evento – sulle quali ci sarà appunto scritto un pensiero, una frase, un pezzo di un libro o di una canzone a voi cari, e che volete donare e condividere con un’altra sardina proprio come voi. Potremo così metterci nei panni dell’altro».
Si tratta della seconda manifestazione che le Sardine organizzano a Bergamo. Il primo ritrovo è andato in scena lo scorso 13 dicembre e non fu un successo. Appena un migliaio i partecipanti in quell’occasione, decisamente pochi se confrontati a quelli scesi in piazza in altre città italiane (Brescia compresa). Sicuramente l’orario (le 18 di un venerdì) e il clima decisamente rigido non aiutarono, ma anche il sindaco Giorgio Gori parlò di partecipazione deludente, aggiungendo che il motivo risiede forse nel fatto che a Bergamo si senta poi tutto questo bisogno di trovare alternative alla politica.

Il 25 gennaio, in piazza sarà inoltre posizionato un contenitore nel quale i partecipanti potranno lasciare un biglietto con delle proposte per il movimento: «Gli organizzatori si occuperanno poi di leggerli, informarsi sulle questioni riportate, contattare coloro che li hanno scritti (quindi se vi va di lasciare nome e cognome e mail ve ne saremmo grati) e infine di portare i temi alla riunione pubblica che a breve si terrà», si legge ancora sulla pagina.
Due grandi ceste, infine, saranno adibite alla raccolta degli indumenti: «Durante il flashmob, due grandi ceste raccoglieranno INDUMENTI per bambini e adulti e, perché no, anche coperte che alcuni enti benefici della provincia di Bergamo si occuperanno di ritirare e redistribuire a chi ne ha più bisogno. Una delle due associazioni è Mesa Popular (presto vi aggiorneremo sull’altra). Tutti sono invitati a donare indumenti in buono stato e puliti».
Sempre i rappresentanti bergamaschi del movimento delle Sardine hanno poi divulgato un comunicato stampa in cui invitano i Comuni della Regione Lombardia a «sostenere il percorso della commissione istituita dal Senato della Repubblica promossa dalla Senatrice Liliana Segre e predisporre adeguate iniziative di informazione sui risultati della stessa; coltivare la memoria dell’antifascismo e della lotta contro tutti i totalitarismi, dei crimini compiuti nelle guerre coloniali, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei e dalla Shoah, collaborando con le associazioni territoriali per la tutela e la valorizzazione della memoria della Resistenza; creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo e la xenofobia e contro le discriminazioni di ogni sorta; sollecitare il Parlamento perché si completi la legislazione di contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza; aderire alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”».
Il motivo specifico è precisato sempre nel comunicato: «In questi mesi, anche grazie alle Sardine, è stato possibile far emergere l’esistenza di un’altra Italia, che alla politica becera, priva di contenuti e incentrata sulla propaganda dell’odio risponde con i valori della solidarietà, dell’accoglienza, del rispetto dei diritti umani, dell’intelligenza, della non violenza, dell’antifascismo, dell’antirazzismo e della giustizia sociale».