Bergamo, a testa altissima, cade contro la prima. Però i complimenti non fanno classifica
La BB14 cade in casa contro la capolista Torino per 96-98. Molto amaro in bocca per coach Calvani, che si complimenta comunque con i suoi ragazzi e ringrazia i tifosi
di Onofrio Zirafi
Bergamo a un soffio dall’impresa, ma soprattutto a testa altissima. La più che ambiziosa capolista Reale Mutua Torino di coach Cavina espugna infatti il PalaAgnelli con un risicato 96-98 al termine di un match deciso praticamente negli ultimissimi secondi. Per i gialloneri ben cinque uomini in doppia cifra, a partire dallo statunitense Darryl Joshua Jackson, autore di 25 punti con un incredibile 7/10 dall’arco; a seguire, sugli scudi i contributi di Carroll (22 con 4 rimbalzi e 4 assist), del classe 2001 Parravicini (16), di Zugno (13 con 7 assist e 6 rimbalzi) e Allodi (12).
La ventesima giornata del girone Ovest di A2 inizia con i gialloneri in grande spolvero e con due bombe di Jackson per il 6-2; i gialloblu torinesi toccano anche il -6 salvo poi assottigliare gradualmente il gap e mettere la testa avanti con due liberi di Alibegovic (12-13 al 6’30’’); Bozzetto e compagni non demordono, l’elastico è minimo ma di nuovo gli ospiti raggiungono il primo mini-intervallo sul +1 grazie all’esperienza di Bushati (21-22 al 10’). Nel secondo quarto, i Cavina-boys sembrano in grado di scappare grazie ad una rotazione più lunga e alla maggior fisicità disponibile in tutti i ruoli, ma ancora Jackson piazza la tripla del 30-31 (al 14’); i piemontesi riallungano sul +8 trascinati dal debordante classe 2000 senegalese Diop, salvo poi chiudere comunque la frazione sul +2 (43-45 al 20’).
Al rientro dagli spogliatoi, Allodi e Jackson permettono agli orobici di rimettere il naso avanti per pochi frangenti (51-49 al 22’), ma di nuovo Marks e Alibegovic tornano a fare la voce grossa (63-68 al 30’). Il quarto periodo causa le palpitazioni ai sostenitori locali che vedono i loro beniamini ormai a corto di energie sprofondare a -11 (74-85 al 36’), ma anche buttare il cuore oltre l’ostacolo a suon di triple realizzate (con Jackson, Carroll, Zugno e Parravicini protagonisti) e produttivi falli sistematici. Recuperando palmo a palmo i locali arrivano persino a -3 (sul punteggio di 95-98) a soli 9’’ dal termine: Parravicini realizza il primo libero e sbaglia il secondo, ma la carambola è preda del playmaker Cappelletti che poi amministra l’esaurirsi del cronometro.
Lucida e obbiettiva l’analisi di coach Marco Calvani, che elogia la prestazione dei suoi ma pone anche un deciso accento sulle difficoltà numeriche che penalizzano gli allenamenti settimanali (l’infortunato Alessandro Marra dovrebbe rientrare martedì, mentre Omar Dieng è al momento fuori squadra): «È stata una gran partita quella giocata dai miei giocatori. Riuscire a rimanere in partita fino alla fine contro la prima classe è motivo di assoluto orgoglio e soddisfazione. Peccato che l’orgoglio e la soddisfazione non facciano classifica; così i due punti li prende Torino e noi ce ne torniamo con dei grandi complimenti che non muovono la classifica. Non posso che elogiare la mia squadra, ma rimane il fatto che giochiamo in sette e ci alleniamo in sette tutta la settimana. L’infortunato Marra è infatti un elemento estremamente importante per il nostro equilibrio e la squadra che siamo. Fare la guerra senza i giusti rifornimenti di munizioni è difficile. Ringrazio i tifosi che vengono a vedere i nostri allenamenti e ci sostengono sempre e comunque. Rimango infine sorpreso dal bilancio dei tiri liberi relativo al secondo tempo della gara: 9 per noi e 25 per i nostri avversari, un dato che certamente stona per quanto abbiamo attaccato il ferro».