Gli incredibili look di Pitti Immagine Uomo 86
Dagli anni ‘70, due volte l’anno, business e creatività si incontrano a Firenze, nella Fortezza Da Basso, per tracciare le tendenze delle stagioni a venire, condividere e raccogliere proposte di stile. Pitti Immagine Uomo è l’appuntamento leader mondiale per la moda e il lifestyle maschile. Quest’anno coincideva con il programma speciale Firenze Hometown of Fashion, celebrazione dei 60 anni dalla nascita del Centro di Firenze per la Moda Italiana.
La preview. La vera preview di Pitti Immagine Uomo è stata, per pochi eletti, il concerto di Andrea Bocelli al teatro dell’Opera di Firenze, il nuovo parco della Musica e della Cultura. Tutti gli altri, invece, si sono consolati con lo spettacolo di luci su Ponte Vecchio: uno show acquatico griffato Ilotopie.
La chicca. Come accade da qualche anno a questa parte, Pitti Uomo ha un’anteprima 2.0: Firenze4Ever, nato dalla vulcanica mente di Andrea Panconesi, anima di LuisaViaRoma, che ogni sei mesi porta in riva all’Arno – anzi, nella sua boutique in pieno centro – alcuni dei migliori fashion blogger del panorama mondiale. Dopo otto edizioni, il format funziona ancora e, dopo tre giorni di shooting in anteprima sulle collezioni mondiali, ci si gode il grande party alla Manifattura Tabacchi.
Buono a sapersi. Difficile selezionare un solo evento. Chi ha tempo, e inviti in tasca, può concedersi un tour de force all’insegna del presenzialismo più sfrenato. In questa edizione c’era Damiani, che ha celebrato 90 anni di “excellence and passions” nella Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. Ermanno Scervino, che al Forte Belvedere ha presentato il suo tributo alla Sala Bianca. Poi, il pezzo da novanta, Salvatore Ferragamo, che al museo di famiglia (via Tornabuoni) ha inaugurato Equilibrum, mostra a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti con opere di Canova, Rodin, Picasso, Viola, Abramovich e Nauman. Per gli instancabili, un must del Pitti, l’intramontabile (dal 1987) Altro Uomo party. Pura movida.
I numeri. L’edizione di quest’anno, che è la numero 86, ha registrato un aumento del 5% nel numero totale dei compratori, che dovrebbero così superare quota 19.000: si tratta del miglior risultato delle ultime edizioni estive, dovuto al costante progredire dei compratori esteri (+2% nei numeri dei negozi a questa edizione, in arrivo da un sempre maggior numero di paesi dai 5 continenti), ma anche ad una confortante ripresa del mercato italiano, che registra addirittura un +8% delle presenze. Insieme ai compratori anche la stampa è aumentata (oltre 600 giornalisti esteri, da una quarantina di nazioni e più di mille giornalisti italiani) intervenuta ad ammirare le 1.165 collezioni in mostra. La classifica delle presenze internazionali conferma in testa il Giappone, seguito da Germania, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Francia, Cina, Turchia, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Corea del Sud, Austria e Russia.
E-Pitti.com, una macchina da guerra.. Quello che non tutti sanno è che Pitti Immagine può vantare un primato unico, ovvero essere la più avanzata fiera virtuale al mondo, grazie ad un portale che “traduce” in bit e pixel tutti gli eventi. Con l’obiettivo di prolungare l'esperienza della fiera fisica, Pitti Immagine ha dato vita a e-PITTI.com, la piattaforma digitale dedicata agli operatori del settore moda, che ospita, per un mese dalla chiusura del salone, collezioni, prodotti, tendenze. L’ultima edizione online ha visto oltre 800 marchi rappresentati in più di 24.000 immagini e video.
Nel 2010 fu fondata la società e l’anno dopo aperto il sito. Per ogni edizione di Pitti Immagine Uomo ci sono 900 espositori il che significa circa 1000 ore di lavoro per i fotografi, quasi tutti free-lance. Un’impresa immane, pur con 35 troupe a disposizione, capace di raccontare la fiera attraverso 1000 foto e 50 video pubblicati ogni giorno. La macchina produttiva di FieraDigitale - provider della piattaforma- coinvolge ogni stagione un team di 110 giovani professionisti con l’obiettivo di offrire agli utenti un quadro il più possibile esaustivo delle tendenze a venire. In generale le visite virtuali disegnano una mappa del mondo molto ben distribuita con la presenza di mercati come Brasile, Cina e Hong Kong, sempre in crescita. L’Italia si conferma il Paese maggiormente attivo all’interno della piattaforma. A seguire Giappone, Spagna, Germania, Grecia, Turchia, Corea del Sud, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti.
La fiera digitale sostituirà quella fisica? La prospettiva non sembra essere questa, toccare con mano è ancora essenziale. Ma il digitale costituisce la principale frontiera di evoluzione, grazie alla possibilità di far rivivere in ogni momento, senza vincoli di luogo, l’esperienza dei saloni tradizionali e di valorizzare le tante informazioni raccolte dagli organizzatori fieristici nel corso delle manifestazioni. Mettere online una fiera significa andare in rete una settimana dopo la kermesse con la versione digitalizzata di tutto quello che è passato dentro alla Fortezza. Non esiste buyer che riesca a vedere tutta la fiera, per questo è stata realizzata la versione digitale. Pitti Uomo si svolge in appena quattro giorni ma ad una sola settimana dalla fine tutta la fiera si trasferisce online. E lì rimane per un mese, di fatto prolungando di 30 giorni l’esperienza. Così, i ritardatari, oggi sono ancora in tempo a fare una capatina nel cuore glamour di Firenze.