Villaggio dello Sport

Un ristorante-bar gestito da Nutopia (Edonè) nel centro sportivo del Villaggio degli Sposi

Nel "Bombonera Social Pub" troveranno lavoro sette ragazzi con fragilità. Questo e molto altro nel progetto di riqualificazione del "Don Bepo Vavassori"

Un ristorante-bar gestito da Nutopia (Edonè) nel centro sportivo del Villaggio degli Sposi
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Se il termine rinascita può apparire prematuro, certamente il Villaggio dello Sport, meglio noto come centro sportivo «Don Bepo Vavassori» del Villaggio degli Sposi, si prepara a vivere un vero e proprio cambio di passo. La riqualificazione del centro sportivo, per il quale ad oggi sono stati investiti circa 200 mila euro, è un progetto di natura sociale e culturale del raggruppamento temporaneo di impresa che vede come ente capofila il Consorzio sociale Ribes e include le cooperative sociali Why Not (che ha sede nel quartiere) e Oikos, Your best trainer, Nutopia srl e l’Unione sportiva Villaggio degli Sposi, con cui il Comune ha stipulato una convenzione ventennale per la gestione. Inclusione e socialità sono le parole chiave a cui è stato ispirato il rilancio della struttura che prevede nuovi servizi socioeducativi e sportivi a canoni calmierati. In tal senso, ruoli fondamentali spetteranno allo spazio gioco gratuito a disposizione dei bambini del quartiere, e al rinnovato bar-ristorante «Bombonera Social Pub», che garantirà l’inserimento lavorativo di giovani con fragilità.

«La scelta del nome non è casuale – ha detto Francesco Tassielli di Nutopia srl, società che gestisce tra l’altro lo spazio giovani Edonè a Redona -. Abbiamo notato che nel quartiere verso le 18.30 tutti gli esercenti chiudono le attività. Noi vogliamo essere un luogo di riferimento non solo per gli sportivi, ma per tutti i residenti. Inoltre, siamo appassionati di calcio e la “Bombonera” è uno degli stadi più caldi al mondo: ci piacerebbe che anche questo locale fosse un posto caldo e accogliente; per questa ragione installeremo 3 maxischermi per guardare partite di calcio e altri eventi sportivi. La parola che però ci sta più a cuore è “social”. Noi di Nutopia veniamo dall’esperienza della gestione dell’Edonè dove, da sempre, abbiamo favorito l’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità. Qui potranno trovare un’occupazione 7 ragazzi, che seguiranno un percorso di formazione per imparare a lavorare in un ristorante».

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Con ogni probabilità la Bombonera aprirà dopo la metà di marzo e quando le attività del centro sportivo saranno avviate a pieno regime (in autunno) resterà aperto tutta la settimana dalle 15 a mezzanotte. Ad occuparsi della formazione dei ragazzi (progetto finanziato per il primo anno dalla Provincia con un contributo di 20 mila euro) non sarà solo Nutopia srl, ma anche un educatore della cooperativa sociale Why Not. «L’isola formativa rimarrà attiva per tutti i 20 anni della convenzione – ha spiegato Davide Minola, vicepresidente della cooperativa -. I ragazzi potranno lavorare non solo all’interno del bar, ma anche dello spazio gioco polifunzionale, pensato per essere una misura di welfare territoriale per le famiglie, aperto da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18, senza alcun bisogno di prenotazione. Le proposte educative saranno due: una per bimbi da 0 a 36 mesi, l’altra rivolta ai bambini dai 3 ai 6 anni. Inoltre, potrà essere utilizzato per organizzare feste di compleanno o riunioni di vario genere».

La presentazione del progetto e dei nuovi locali è avvenuta oggi pomeriggio (venerdì 7 febbraio) alla presenza della stampa e degli stakholder del territorio. Con il restyling degli spazi il quartiere riavrà un luogo dedicato allo sport: palestra, campi da calcio e da tennis, oltre ad una rinnovata area verde ad uso pubblico. Nello specifico, per quanto riguarda i campi sportivi, nei prossimi giorni partiranno i lavori di rifacimento del campo di calcio esterno a 9 con la posa di un manto sintetico e la creazione al suo interno di due campi di calcio a 7 (l’inaugurazione è prevista entro la fine della primavera). Sempre con materiale sintetico sarà risistemato il fondo del campo da tennis esterno scoperto. La pavimentazione del campo da bocce interno è stata invece risistemata in estate dal Comune e lo spazio è ora trasformato in una vera e propria palestra che ospita diverse attività: progetti di ginnastica posturale per anziani, attività motorie per i giovani e spazi a disposizione di associazioni che insegnano arti marziali. Infine, è stato riqualificato ed è perfettamente agibile anche il campo da tennis esterno coperto da un pallone.

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«Crediamo nella possibilità di fare impresa sociale. Il benessere delle persone si costruisce fornendo servizi ai residenti del quartiere, ma anche realizzando luoghi di aggregazione, socializzazione e integrazione - ha sottolineato Valerio Mari, presidente del Consorzio sociale Ribes - Non è un semplice cambio di gestione, bensì la condivisione di un orizzonte comune da parte di diversi soggetti, pubblici e privati. Fondamentale è stato il dialogo. Questa alleanza tra non-profit, mondo imprenditoriale ed ente pubblico rappresenta un importante elemento di innovazione per Bergamo».

«E’ un’idea innovativa che propone servizi per cittadini di ogni fascia d’età – ha concluso Loredana Poli, assessore all’istruzione, formazione, università, sport e tempo libero, politiche per i giovani, edilizia scolastica e sportiva del Comune di Bergamo -. In questo luogo si potrà effettivamente sperimentare la messa in atto di tutti i valori propri dello sport, tra cui l’integrazione e il rispetto reciproco».

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