Concorso

Il miglior barista d’Italia è bresciano (ma del Bugan di Bergamo)

Daniele Ricci, 22 anni, ha guidato i giudici del Sigep di Rimini a cogliere gli aromi utilizzando i cinque sensi (con la musica classica in cuffia)

Il miglior barista d’Italia è bresciano (ma del Bugan di Bergamo)
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Il gusto? Sì, ok, quella è la base. Poi c’è l’olfatto che va soddisfatto, e anche la presentazione ha il suo perché. Ma l’udito? Ascoltare musica classica può far percepire diversamente un certo sapore, pare. I sensi e la loro influenza sulla percezione di una tazza di caffè (come pure di qualsiasi altra bevanda o alimento) sono stati il filo conduttore della gara del campione italiano baristi 2020, Daniele Ricci. Bresciano di 22 anni, inserito nel bergamasco Bugan Team capitanato da Maurizio e Sonia Valli, ha detto chiaramente che il successo non è suo, ma dell’intera squadra.
Ha studiato presso l’Istituto alberghiero Andrea Mantegna di Brescia; nel 2014 segue un corso di Trismoka e decide di partecipare al Trismoka Challenge, che vince per tre anni di seguito, dal 2015 al 2017, quindi si affaccia ai campionati organizzati da Sca Italy. Quando Maurizio Valli lo chiama al Bugan Coffee Lab accetta: «Al Bugan ti metti in gioco e impari tantissimo, devo molto a loro», afferma. Poi lo scorso anno una nuova sfida con se stesso e la partenza per Amsterdam, dove oggi lavora da Bocca Coffee Roasters.

Il percorso di gara ha dimostrato l’influenza di udito, tatto e vista su gusto e l’olfatto. «Ho fatto assaggiare ai giudici un’espresso con delle cuffie, andando ad aumentare il gusto grazie a una base di pianoforte e violino con note alte, che hanno aumentato la percezione sulla bocca. Per la preparazione a base latte, mentre bevevano ho fatto toccare ai giudici un pezzo di seta la cui morbidezza ha evidenziato la setosità della crema; se tocchiamo qualcosa di ruvido, difficilmente l’espresso piace…».

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