Le foto della grande festa per la rinascita del bocciodromo di Bergamo
Riqualificati gli spazi interni con un investimento di oltre 300 mila euro sostenuto dalla Fib con il supporto del Consorzio Bocce in Lombardia e del Comune di Bergamo che ha rinunciato all’affitto per i prossimi 20 anni
di Federico Rota
«Le bocce non sono lo sport degli anziani, bensì di qualunque età. Sono un’attività olimpica e paralimpica. Raccolgono tutti i valori sportivi, sociali e culturali». È raggiante Marco Giunio De Sanctis, presidente della Federazione Italiana Bocce, nel corso dell’inaugurazione di questa mattina (sabato 8 febbraio) del Bocciodromo Orobico di Bergamo come nuovo centro tecnico federale. Un risultato storico non soltanto per questo sport, ma anche per la città stessa se si pensa che, tempo fa, quando era nell’aria l’acquisizione dello stadio comunale da parte dell’Atalanta, numerose erano le persone che temevano che la struttura sarebbe stata acquisita e poi abbattuta per essere trasformata in un edificio più funzionale al nuovo contesto urbanistico.
Invece il bocciodromo è diventato il secondo centro federale più grande d’Italia (dietro solo quello di Roma) e ospiterà non solo le classiche specialità Raffa, Volo e Petanque, ma sarà dedicato anche al settore paralimpico, al Beach Bocce e diventerà sede per manifestazioni di respiro nazionale e internazionale. Ciò è stato possibile grazie a un investimento di oltre 300 mila euro sostenuto dalla Federazione, con il supporto del Consorzio Bocce in Lombardia (presieduto da Bruno Casarini, anche responsabile della Federazione Europea di Bocce) e la collaborazione del Comune di Bergamo, che ha rinunciato all’affitto per i prossimi 20 anni di gestione da parte della storica famiglia Bettineschi. «Abbiamo portato a temine un obiettivo importante, riuscendo anche a risparmiare circa 20 mila euro rispetto al preventivo iniziale - ha commentato Casarini -. Devo ringraziare il Comune e tutti gli Enti che ci sono stati vicini in questo lungo percorso iniziato nel 2016. Come si è detto, le bocce riescono a coniugare aspetto agonistico e sociale. Questa è la nostra forza». Attraverso una trasformazione radicale degli spazi interni sono stati creati nuovi impianti, spogliatoi e una sala medica, oltre a un'area giochi per bambini e un parcheggio per le biciclette. Infine, sono stati rifatti gli ambienti del bar-ristorante e i gazebi esterni per le attività ludiche.
«I tempi sono cambiati, dobbiamo essere in grado di valorizzare un potenziale ancora in larga parte non espresso – ha chiosato il presidente De Sanctis -. L’obiettivo condiviso con i colleghi del Consiglio Federale è di valorizzare e conservare al meglio il patrimonio rappresentato dagli impianti presenti sul territorio. Il mondo della scuola e dei giovani rappresentano il futuro e, per questo, sono al centro del nostro progetto». Al taglio del nastro hanno partecipato numerose autorità, tra cui il presidente della Federazione svizzera Giuseppe Cassina, il presidente regionale Cip Pierangelo Santelli, il vicecapo di Gabinetto della Questura di Bergamo, Andrea Sandroni, il segretario generale Fib Riccardo Milana, il consigliere Marco Riva in rappresentanza del Coni Lombardia, il presidente Aiab Oscar Butti, il presidente del Comitato Regionale Fib Veneto Giorgio Marian, il Commissario straordinario Fib Lombardia Moreno Volpi e il segretario generale Fib Riccardo Milana.
«Lo sport è fatto di tantissime associazioni e persone, non esistono solo quelli più blasonati - ha detto il consigliere regionale Niccolò Carretta -. Questo sport, nello specifico, ha il valore aggiunto di riuscire a creare legami tra nonni e nipoti». «L’impegno da parte del Comune è di continuare a garantire sport di qualità, creando sinergie con le federazioni e il mondo della cooperazione sociale», ha aggiunto l’assessore comunale alla Partecipazione e reti sociali Giacomo Angeloni, che ha portato i saluti del sindaco Giorgio Gori e dell’assessore allo sport Loredana Poli
«Le bocce rappresentano un patrimonio sociale meraviglioso, oltre che un momento aggregativo di fondamentale importanza per la comunità», ha commentato Lara Magoni, assessore regionale al Turismo e delegato Coni di Bergamo. «Da piccolo, quando avevo paura dei tuoni, mia nonna mi rassicurava dicendomi che erano gli angeli che giocavano a bocce in Paradiso – ha raccontato monsignor Giulio Della Vite, segretario generale della Curia di Bergamo, nel benedire la nuova struttura -. C’è anche un altro dettaglio. Il Santo Papa Giovanni XXIII, dopo essere stato nominato Pontefice, una delle cose che richiese fu la realizzazione di un campo di bocce nei giardini vaticani. Penso che anche lui oggi dal cielo ci sorrida in questa lieta occasione».
Al termine della festa inaugurale sono scesi in campo diversi atleti per alcuni incontri amichevoli. In particolare si sono sfidate le rappresentative giovanili under 18, maschili e femminili, di Italia e Svizzera. Inoltre sono andate in scena dimostrazioni delle categorie juniores di atleti lombardi nel tiro di precisione nella specialità Raffa; per quanto riguarda la specialità Petanque, si sono avute dimostrazioni con tiro di precisione, mentre per il Volo il pubblico ha assistito al cosiddetto “Tiro progressivo” (chiamato anche Navetta) da parte di giovani boccisti under 18. Infine, si è svolta una dimostrazione dell’attività paralimpica da parte di atleti lombardi.