Poesie contro «Juve m***a»: è l'avvincente guerra sui muri in corso a Osio Sotto
L’offesa cancellata varie volte e puntualmente ricomparsa. Poi l’iniziativa del Movimento per l’emancipazione della poesia (Mep), ma i writer non si sono arresi
di Marta Belotti
Sui social qualcuno l’ha definito un lodevole atto di guerriglia poetry e ci ha fatto centro. Quello che succede ai pilastri all’imbocco di via Libertà, lungo la strada tra la ex sede dell’Usignolo, che a breve diventerà quella della Polizia Locale, e il complesso della Sede delle scuole secondarie di primo grado è ormai un copione scritto e ripetuto sempre identico più volte. «La solita solfa», come spesso si mormora in paese quando la scritta ricompare dopo un intervento del Comune o dei privati cittadini del condominio che corrono ai ripari per nascondere lo scempio. Si interviene per ripulire e i pilastri, che puntualmente vengono di nuovo imbrattati con una scritta, sempre la stessa, sempre con lo spray, magari semplicemente di colore diverso: «Juve merda». Una lettera a pilastro per creare uno sfondamento prospettico interessante. Un gioco di prospettive e di interazione con la strada a senso unico percorsa solo nella direzione della scritta capace di far sorridere i passanti e che quasi si fa apprezzare anche dai più rigidi. L’atto rimane però pur sempre contrario a ogni buona norma di educazione civica e di rispetto in generale.
Qualche settimana fa Osio Sotto si è risvegliata con qualcosa di cambiato. Qualcosa che ha a che fare con i pilastri di via Libertà, di completamente innovativo e che ha del rivoluzionario, con un piccolo di provocazione implicita. A coprire le grandi lettere campeggianti sui pilastri sono comparsi i fogli del Movimento per l’Emancipazione della Poesia. Un gruppo «apartitico di azione politica e sociale che si propone quale rete alternativa di creazione e diffusione di poesia contemporanea. Uno spazio di incontro e di dialogo con la poesia» come recita il loro manifesto, attivo in tutta Italia, ma a Bergamo ancora poco conosciuto e presente. Il Mep è arrivato nel paese di Osio Sotto e la soluzione messa in campo ha del geniale. Quattro fogli, quattro poesie per coprire una per una le sette lettere impresse sui pilasti.