L'operazione

Istigava all'odio razziale distribuendo volantini neonazisti. In cella un 22enne

Nel corso delle perquisizioni a casa la Digos ha trovato ulteriore materiale xenofobo, oltre a effigi di Hitler, bandiere e abiti con simboli fascisti

Istigava all'odio razziale distribuendo volantini neonazisti. In cella un 22enne
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di Federico Rota

L’hanno sorpreso a volto coperto mentre metteva volantini neonazisti e inneggianti all’odio razziale sul parabrezza delle automobili nei pressi del parco Goisis. Poi, nel corso della perquisizione in casa, la Digos ha trovato ulteriore materiale xenofobo, bandiere con frasi razziste e croci celtiche, oltre a una copia del Mein Kampf e proiettili che però erano stati svuotati. Gli agenti della Questura di Bergamo nella notte tra il 12 e il 13 febbraio hanno arrestato un ragazzo bergamasco di 22 anni, incensurato, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, che è stato anche denunciato per istigazione all’odio razziale.

Le indagini sono nate da una segnalazione del vicesindaco Sergio Gandi, che il 13 gennaio era stato avvisato da alcuni residenti di Redona allarmati dal ritrovamento nelle proprie cassette della posta dei volantini razzisti. La Questura ha quindi intensificato i controlli nei quartieri di Monterosso e Redona e la notte scorsa alcuni giovani agenti della squadra volante hanno notato intorno alle tre della mattina il 22enne mentre distribuiva i volantini sulle vetture. Il ragazzo, non appena ha visto avvicinarsi le forze dell’ordine, si è dato alla fuga. Gli agenti lo hanno inseguito prima a bordo della volante, poi a piedi. Una volta raggiunto lo hanno bloccato, identificato e gli hanno trovato in tasca un coltello lungo circa 22 centimetri. Visto il contenuto dei documenti, la Digos ha effettuato anche perquisizioni nell’abitazione in cui il giovane vive insieme ai genitori, trovando ulteriore materiale inneggiante a movimenti di estrema destra europei scritti in russo e croato (tra cui uno che propagandava l'omicidio di Greta Tumberg), al predominio della razza ariana e all’odio razziale, oltre a effigi di Hitler, bandiere e abiti con simboli fascisti.

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Diplomato e al momento disoccupato, il ragazzo parla tre lingue: croato, russo e italiano. Dalle prime ricostruzioni il giovane sembrerebbe che abbia agito da solo, nel tentativo di radicalizzarsi sul territorio di Bergamo. Tifoso della Dinamo Zagabria, il 22enne ha ammesso di essersi recato spesso in Croazia e la Digos sta ora cercando di fare luce su questi suoi frequenti viaggi all’estero per verificare eventuali contatti con movimenti neonazisti e xenofobi europei. Tuttavia, al momento, sembrerebbe che i volantini e il resto del materiale sequestrato siano stati autoprodotti e stampati in casa.

Sui volantini gli inquirenti hanno trovato un indirizzo mail criptato (sul quale sono in corso ulteriori accertamenti) e la sigla «Forza di liberazione europea», riscontrata per la prima volta sia in Italia che in Europa. Al momento sono in corso le indagini sia da parte della Questura sia della direzione centrale di Polizia preventiva sul materiale cartaceo e digitale sequestrato per appurare l'eventuale rete di contatti instaurata dal giovane. Il 22enne è in carcere in attesa dell’interrogatorio da parte del Gip per la convalida del provvedimento, atteso questa mattina (sabato 15 febbraio).

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