Esuberi, la reazione dei sindacati
Nel Piano Industriale di Ubi Banca, presentato ieri, lunedì 17 febbraio, a Milano dal consigliere delgato Victor Massiah, è stata annunciata una riduzione di circa il 10 percento del personale, cioè di oltre duemila persone, e la chiusura di circa 175 filiali. «Se per quanto riguarda gli aspetti economici del Piano possiamo registrare una ragionevole prudenza anche nell’individuare i possibili margini di crescita, altrettanto non possiamo dire degli obiettivi di riduzione del personale che superano il 10 percento», dichiara Pierangelo Casanova coordinatore di Fisac-Cgil del Gruppo Ubi. «È vero che finora abbiamo gestito la gran parte delle fuoriuscite di personale attraverso accordi che sancivano la volontarietà ma, nel 2019, abbiamo anche assistito alla cessione di colleghi ad aziende estranee al Gruppo. Una vicenda governata dal buon accordo sindacale che ha prodotto adeguate garanzie occupazionali per i colleghi, ma che non vogliamo si ripeta». Il Piano arriva proprio mentre sono in corso le assemblee per l’approvazione del Contratto collettivo nazionale del credito la cui ipotesi di rinnovo è stata sottoscritta negli ultimi giorni del 2019 e che ha tra i suoi cardini il rafforzamento dell’area contrattuale.