Atalanta-Valencia

Gasperini non vede l'ora: «Muovere tutta questa gente è già una vittoria. Giochiamocela»

Il tecnico nerazzurro esprime tutta la propria soddisfazione per i numerosi sostenitori che seguiranno la squadra a Milano e non sottovaluta un avversario con diverse defezioni

Gasperini non vede l'ora: «Muovere tutta questa gente è già una vittoria. Giochiamocela»
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di Giordano Signorelli

Finalmente si gioca. Domani, 19 febbraio, sarà il gran giorno della gara d'andata degli ottavi di finale di Champions League in cui l'Atalanta affronterà il Valencia davanti ad oltre 42.000 spettatori. E, su questo, Gian Piero Gasperini è euforico: «Questo è il primo grande successo. Spostare così tanta gente, può rappresentare un record per l’Atalanta. Siamo finalmente qui a poter giocare questa partita che aspettiamo da tanto tempo. Attendiamo con fiducia ma consapevoli anche della difficoltà della gara. La qualificazione si gioca in 180 minuti e la nostra attenzione deve essere massima per cercare di ottenere il miglior risultato possibile».

Sulla gara. «Il calcio spagnolo è d’elite, non solamente con Barcellona o Real Madrid, ma con tutte le loro squadre come testimoniano i successi di nazionale e club. Si affrontano quelle che non sono le primissime dei rispettivi campionati, ma rappresentano due leghe di alto livello. Il Valencia ha alcune defezioni, ma questo conta poco perché le rose sono tutte di spessore e chi gioca dà sempre il massimo. Abbiamo studiato i nostri rivali come loro avranno studiano noi, ora in campo dovremo cercare di fare il massimo. Spero di strappare un vantaggio, per poterci presentare al Mestalla con due risultati a disposizione».

Sul Valencia. «Io ho una grande considerazione dell’avversario, la disposizione in campo e il suo modo di giocare. Il Valencia ha valori importanti e qualche difetto, come tutti. Cercheremo di avere qualche accorgimento, qualche variante da giocare a gara in corso. Ma, ripeto, va vista nei 180 minuti in cui i primi 90 sono importanti ma non fondamentali. Dovremo giocare con le nostre qualità, con il nostro equilibrio per cercare di fare risultato. Non sono mai rallegrato dagli infortuni degli avversari, a me piace giocare sempre contro le migliori squadre. Al Valencia mancano molti elementi, ma forse dovreste chiedere a Celades quali problemi può avere. A parte questo, credo che per superare il turno sarà necessario fare qualcosa di veramente importante».

Sul possibile risultato. «Noi dobbiamo aver molto rispetto e la giusta umiltà. In queste gare le assenze contano fino a un certo punto perché il Valencia scenderà in campo comunque in undici uomini. Viene da un ruolino di marcia importante, noi siamo concentrati, attenti perché per vincere queste partite devi fare molto. Non so cosa succederà, ma spero sia possibile presentarsi al duello di ritorno con un vantaggio. L’Atalanta deve avere la sua faccia di sempre, libera, consapevole che è un pregio essere qui a giocarsi questo tipo di partite. Abbiamo disputato tanti match importanti negli ultimi anni e quello di domani non sarà da meno».

Sulla possibile formazione. «Zapata ha fatto una stagione importantissima e fatto ottimi risultati. Quest’anno ci è mancato per diverso tempo e abbiamo dovuto trovare degli adattamenti. L’abbiamo fatto con Muriel, oppure senza centravanti, ma queste situazioni ci hanno arricchito essendo stati sempre prolifici in zona gol. Credo che il falso nueve sia una soluzione da tenere in considerazione sia dall’inizio che a gara in corso. Toloi? È uno dei pochi che è qui da quando sono arrivato. Era già un elemento di qualità e in questa squadra è cresciuto come rendimento e prestazioni ed è una colonna portante di questa squadra. Castagne? Non abbiamo defezioni, possiamo scegliere».

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