La Regione decide la chiusura di scuole, cinema, musei e luoghi di aggregazione (per 7 giorni)
In relazione all'evolversi della diffusione del Coronavirus (i casi accertati in Lombardia sono saliti a 89; sono tre finora le persone decedute) la Regione ha predisposto un'ordinanza in accordo con il Ministero della Salute valida per tutto il territorio lombardo. La Lombardia è stata divisa in una zona rossa (che comprende i 10 Comuni del lodigiano dove si è sviluppato il primo focolaio) e in una zona gialla, di cui fa parte anche Bergamo.
I provvedimenti adottati in via precauzionale da Palazzo Lombardia per sette giorni (prorogabili a 14), ossia fino a domenica 1 marzo compresa, sono:
- la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura;
- la sospensione di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale (e quindi convegni o sfilate di carnevale), incontri sportivi e manifestazioni religiose, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
- chiusura dei nidi, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
- sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei, dei cinema e degli altri istituti e luoghi culturali
- la sospensione di ogni viaggio di istruzione, sia sul territorio nazionale sia all'estero
- la previsione dell'obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Lombardia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all'autorità sanitaria competente per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
- la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, ad eccezione dell'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità
Per quanto riguarda l'applicazione della quarantena con sorveglianza attiva tra gli individui che hanno avuto rapporti stretti con casi confermati della malattia, per il personale sanitario e dei servizi essenziali verranno individuate disposizioni speciali con un successivo provvedimento.
Le chiusure delle attività commerciali sono così regolamentate:
- bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle 18 alle 6; verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali
- per gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati è disposta la chiusura nelle giornate di sabato e domenica, con eccezione dei punti vendita di generi alimentari
- si dispone la chiusura per le manifestazioni fieristiche
Non saranno interrotti i servizi pubblici, né ovviamente quelli di natura sanitaria, che continueranno la loro attività. Anche i trasporti pubblici funzioneranno. Non è stato deciso alcun provvedimento relativo ai negozi e non chiuderanno i ristoranti. Le autorità, inoltre, invitano gli esercenti ad assicurare le idonee misure di cautela.
Il documento, non appena emanato, è stato trasmesso ai prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuove decisioni e sarà soggetta a modifiche al seguito dell’evolversi dello scenario epidemiologico.
La Regione, nel ribadire che «non ci troviamo in una situazione di pandemia», raccomanda a tutti i cittadini di rispettare le indicazioni delle autorità locali, oltre che le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali: 1) lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, 2) evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie, 3) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, 4) coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce, 5) non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti.