conseguenze dell'ordinanza regionale

Scuola, duemila lavoratori rimasti senza stipendio

Scuola, duemila lavoratori rimasti senza stipendio

Sono piuttosto pesanti le conseguenze dell’ordinanza regionale emanata il 23 febbraio scorso per contenere la diffusione del Covid19 e che ha portato, fra le altre ristrettezze, a chiudere le scuole. La Cgil Bergamo segnala che in città e provincia sono quasi duemila i lavoratori rimasti senza reddito. Si sono ritrovati improvvisamente una categoria fantasma all’interno del sistema scolastico. Come altre categorie sindacali in queste ore, anche la FP-Cgil è intervenuta in particolare facendo riferimento a uno specifico comparto di lavoratori della scuola che non sono dipendenti pubblici, bensì dipendendi di aziende private e cooperative sociali. Sono gli assistenti scolastici e gli educatori dei nidi.

Roberto Rossi

«Pensiamo che in un momento delicato come quello che ha portato alla chiusura delle scuole occorra uno strumento straordinario di salvaguardia del reddito e della contribuzione di lavoratori al momento sprovvisti di tutele – ha commentato Roberto Rossi, segretario generale della FP-Cgil di Bergamo -. Riteniamo inaccettabile che restino senza reddito quasi duemila lavoratrici e lavoratori per il tempo necessario a tenere chiuse scuole e servizi. In particolare pensiamo a figure come gli assistenti scolastici alla disabilità e fragilità che paiono spesso fantasmi in un sistema estremamente strutturato, ma che a tutti gli effetti garantiscono il diritto allo studio a migliaia di ragazzi. Ci aspettiamo pertanto che il confronto a livello nazionale tra Cgil, Cisl, Uil e Governo porti quanto prima all’emanazione di un decreto che garantisca le giuste tutele a tutto il personale».