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Positivi al Coronavirus anche il questore Maurizio Auriemma e il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi

Positivi al Coronavirus anche il questore Maurizio Auriemma e il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi
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Anche il questore di Bergamo Maurizio Auriemma è risultato positivo al test del Coronavirus, pur essendo asintomatico. Il questore Auriemma, fa sapere una nota stampa, sta bene e continuerà a seguire le attività restando in isolamento a casa.

Nel corso della mattinata di oggi era arrivata la conferma della positività al test anche del prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi. La notizia era stata resa nota dal Corriere Bergamo.

Fortunatamente si tratta di una forma blanda della malattia. Elisabetta Margiacchi ha manifestato i primi malesseri, febbre e mal di gola nel pomeriggio di giovedì. Sottoposta al tampone, il test è risultato positivo. Il prefetto Margiacchi ha dichiarato di stare bene, di essere sfebbrata, e di essere costantemente al lavoro in contatto con l'Ats da casa, separata dai collaboratori e nel rispetto di tutte le precauzioni previste per tutelare la salute pubblica.

Il dubbio è che i contagi possano essersi verificati nel corso delle riunioni periodiche del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, organizzate in Prefettura. Per questa ragione da ieri si trova in isolamento precauzionale e preventivo anche il colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale dei carabinieri.

Nel merito è intervenuto anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. «A Bergamo i massimi vertici delle istituzioni, dal prefetto al questore, sono positivi al Coronavirus. Nei giorni scorsi abbiamo ribadito che per il territorio di Bergamo fosse il momento delle decisioni, il momento in cui chi aveva le leve del comando doveva decidere per il nostro territorio, avvalendosi ovviamente del parere di medici e scienziati. Queste decisioni non sono arrivate nonostante i nostri solleciti e quelli continui della Regione Lombardia che da giorni invocava la zona rossa, con il parere favorevole dell’Istituto superiore di sanità».
«Oggi è evidente che i buoi ormai sono scappati dalla stalla, nel suo ritardo la decisione che verrà presa, qualunque sia, sarà quella sbagliata o perché non assunta in tempo quando si trattava di prevenire oppure perché assunta in ritardo quando la situazione è sfuggita di mano - conclude il senatore -. Come bergamasco non mi sento rappresentato da un Governo che sta dimostrando di non essere in grado di decidere. Da domani valuterò eventuali denunce perché anche le omissioni in casi del genere non possono restare impunite per chi ha delle responsabilità di Governo, responsabilità verso i cittadini e verso il territorio».
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