Un uomo che per decenni, in Val Gandino, ha rappresentato una vera e propria istituzione. È morto a Leffe, all’età di 90 anni, il prof. Carlo Enea Pezzoli, più volte primo cittadino del comune laniero.
Medico chirurgo, classe 1929, Pezzoli era persona di grande cultura, e aveva il gusto per la polemica mai banale quale strumento di confronto anche culturale per l’intera comunità. Celebri negli anni i suoi interventi in punta di citazione, nel corso di stagioni che l’hanno visto profondamente legato al suo paese e alla Val Gandino, prima fra le file della Democrazia Cristiana (per la quale fu sindaco) e successivamente (negli anni ’80) in quelle del Partito Socialista. Negli anni ’90 sposò la causa della Lega bossiana dei primi anni e fu eletto sindaco per due volte, nel 1993 e nel 1997. Fu invece sconfitto (quando era candidato alla carica di vicesindaco) nel 2002.
È stato attore attivo della vita locale, attento interprete dei tempi, dell’evoluzione della politica, dell’economia e del costume su cui amava intervenire con articolate lettere ed interventi sui giornali locali e nazionali. «Resteranno in mente le “sue battaglie” politiche – ha scritto su Facebook l’ex primo cittadino Giuseppe Giuppi Carrara -, i suoi scritti pungenti verso i rivali (me compreso). Ma oggi, seppur Enea dichiarasse di essere ateo ed avesse passione per la matematica, nel Paradiso dei Sindaci ci sarà un angelo in più».