Chi era il 27enne morto nell’esplosione della palazzina di Seriate
Lorenzo Giannini si era appena trasferito nella casa comprata a fine 2019. Indagini su un tubo della caldaia
Una fuga di gas, dovuta forse a un tubo rovinato dell’impianto di riscaldamento, è costata la vita, la mattina di lunedì 16 marzo, a Lorenzo Giannini, 27 anni. Il giovane si era trasferito in anticipo nella casa acquistata a fine 2019: c’era voglia di autonomia, da parte sua, soprattutto in un momento come questo, e s’era accontentato di dormire su un materasso poggiato sul pavimento. Ma la palazzina di via Dante, nel centro di Seriate, è esplosa: scoperchiato il tetto. Ferita lieve una vicina di casa, illeso un altro vicino.
Operaio. Lorenzo Giannini era operaio (attualmente in cassa integrazione) alla Sv Sistemi di sicurezza di Villa di Serio. «Eravamo contenti di Lorenzo, un bravo ragazzo, come ce ne sono pochi in giro – ha spiegato il titolare Vincenzo Polgi al Corriere della Sera Bergamo -. Lo avevamo appena assunto come tecnico, era all’inizio del suo percorso». A presentarlo all’azienda era stata Laura Scarpellini, che vive accanto alla famiglia Giannini. E che ieri ha sentito il fragore: «Siamo a circa un chilometro. Quando poi alla televisione hanno inquadrato la palazzina, mi si è gelato il sangue». In tanti lo conoscevano come Gigi: aveva lavorato per 5 anni in Inghilterra, poi era tornato a casa. Aveva conseguito la maturità all’istituto superiore Ettore Majorana, racconta L'Eco di Bergamo.
Lo scoppio. L’onda d’urto ha scaraventato detriti un po’ dappertutto, danneggiando anche gli edifici di fronte alla casa interessata dallo scoppio. E lo scoppio si è sentito a chilometri di distanza, complice anche l’assenza di traffico. Il fratello minore di Lorenzo, Filippo, studente universitario, e i genitori Paola e Francesco hanno seguito le operazioni di recupero del corpo fino all’ultimo, in disparte. Un dolore incommensurabile in un momento già difficile per tutti.