Doccia fredda: la Protezione civile sospende l'ospedale da campo alla Fiera di Bergamo
L'ospedale da campo dell'Ana alla Fiera di Bergamo potrebbe non venire più installato. Un brutto colpo di scena in una situazione che ogni giorno si fa più grave per gli ospedali bergamaschi. A parlare dello stop della Regione all'allestimento è stato questa sera il sindaco Giorgio Gori in un post su Facebook. «Ieri - scrive il sindaco - la Regione Lombardia ha dato il via libera alla realizzazione dell’ospedale da campo dell'Ana alla Fiera di Bergamo. Il Governatore Fontana ha scritto al ministro Speranza e al Capo della Protezione Civile, quest’ultimo ha ufficializzato la notizia e le istituzioni bergamasche sono state mobilitate. Gli ospedali, a partire dal Papa Giovanni XXIII, non ce la fanno più ed è assolutamente necessaria una struttura alleggerisca la pressione. Il progetto, ci è stato spiegato, è quello di luogo di cura sub-intensiva per circa 100 pazienti e di assistenza pre-dimissione per altrettanti. Mobilitati per la costruzione gli alpini dell’Ana e 75 infermieri e 30 medici in arrivo dalla Cina per gestire la struttura». Prosegue Gori: «Stamattina anch’io ho partecipato al sopralluogo - invitata anche la stampa - e ho poi registrato il video che forse avete visto: finalmente una buona notizia per Bergamo. Stasera la doccia fredda: il direttore della Protezione Civile di Regione Lombardia chiede di sospendere l’installazione della struttura “che potrà essere ripresa quando si renderà disponibile il personale medico necessario”. Ma come??!».
Gori non si spiega la retromarcia e attacca: «La richiesta di sospensione, arrivata come una doccia fredda, è un preoccupante segno di incertezza e di confusione nella gestione di un’emergenza che richiede idee chiare e decisioni certe. Solo ieri la Regione Lombardia ha comunicato a tutti il “via” all’operazione dell’ospedale da campo - assolutamente necessaria per dare respiro ai presidi ospedalieri bergamaschi travolti dall’emergenza Covid19. Era chiaro a tutti che un ospedale da campo si poteva realizzare solo avendo certezza rispetto alla disponibilità del personale necessario - medici e infermieri - e delle attrezzature mediche. Se questa certezza non c’era, e a leggere la comunicazione del Direttore Generale della Protezione civile della Regione si capisce che ancora non c’è, non si doveva far partire la macchina, mobilitare risorse, esporre i vertici nazionali della Protezione Civile e le istituzioni locali».
Conclude il sindaco: «Mi auguro vivamente che si tratti solo di uno stop temporaneo e che la soluzione si trovi nelle prossime ore. L’Ospedale Papa Giovanni XXIII è allo stremo è ha assolutamente bisogno di rinforzi o di una struttura di appoggio come quella pensata per la Fiera».