I sindaci bergamaschi a Regione e Governo: «È il momento di fermarci, ma per davvero»
Nella notte, il Ministero della Salute ha emanato una nuova ordinanza, che resterà in vigore fino a mercoledì 25 marzo, con cui cerca di dare un’ulteriore stretta agli spostamenti delle persone (in particolare quelli legati all’attività sportiva) attraverso la chiusura di parchi e giardini. Tuttavia il provvedimento è stato valutato dai più come qualcosa di assai blando e non risolutivo.
Per questa ragione, il mondo politico bergamasco ha scritto una lettera al Governo e alla Regione per stimolarli a mettere in campo ulteriori norme restrittive efficaci per contenere il numero di nuovi contagi da Coronavirus. Ecco il testo, che pubblichiamo integralmente:
Gentili Presidenti Giuseppe Conte e Attilio Fontana,
facciamo convintamente nostra la nota trasmessa dalle Comunità Montane Val di Scalve e Valle Seriana, tra le più colpite d'Italia, relativa alla richiesta di azioni forti, chiare e nette per contrastare il drammatico diffondersi del contagio da Covid-19.
La situazione che si vive nell’intera Regione Lombardia assume ormai i connotati dalla tragedia e questo è ancor più evidente purtroppo nella nostra provincia di Bergamo che in questi giorni sta vedendo morire tanti uomini e donne e cancellare intere generazioni, senza nemmeno poter dare un degno saluto.
Con questa nota si vuole rimarcare la necessità condivisa e trasversale di una effettiva presa di coscienza della drammaticità del momento anche per chi non vive questa Provincia.
Chiediamo, auspichiamo e sollecitiamo quindi un intervento maggiormente coercitivo che imponga nuove restrizioni: con i dati che tutti conosciamo non è pensabile che ancora oggi ci si debba basare sul buon senso dei cittadini chiamati a rispettare regole soggette alle più varie interpretazioni.
Siamo consapevoli dell’importante presenza di attività produttive in Regione Lombardia che grande e operosa hanno fatto la nostra terra, e siamo consapevoli che maggiori restrizioni potrebbero comportare gravi conseguenze economiche, ma al momento tutto questo appare necessario per salvare delle vite e per tutelare il valore primario della salute che non può che precedere quello pur sacrosanto del mercato economico.
Al momento riteniamo che l’adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l’unica ed auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine.
I movimenti sul territorio sono ancora troppi, e molti inesorabilmente costituiscono un vettore per questo virus.
È arrivato il momento di fermarci, ma per davvero.
In rappresentanza di tutti i 243 comuni della Provincia e con l'adesione convinta del Presidente della Provincia chiediamo dunque un intervento restrittivo e doveroso, che potrà aiutare a vincere questa guerra.
Confidiamo in Voi.
La lista dei firmatari è lunga, eccola: il Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli; il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori; il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e Presidenti Distretti Ats Bergamo: Marcella Messina, Laura Lorenzi, Elisa Semperboni, Gabriele Cortesi, Juri Imeri, Gianbattista Brioschi; il Sindaco di Scanzorosciate e Segretario Provinciale PD Davide Casati; il Sindaco di Chiuduno e Resp. Nazionale Enti Locali Lega Stefano Locatelli; il Sindaco di Lenna e Segretario Provinciale Cambiamo Jonathan Lobati; il Sindaco di Cerete e Referente Sindaci FI Cinzia Locatelli; il Sindaco di Onore e Referente Sindaci FDI Michele Schiavi; l’Assessore di Ciserano e Referente amministratori locali Italia Viva Enea Bagini; il Consigliere Comunale di Brembate Sopra e Referente amministratori locali Mov. 5 Stelle Danilo Albani Rocchetti.