troppi addii

Il medico, il ferramenta, l'alpino, l'impresario. Zanica piange i suoi caduti

Il paese ha perso Vincenzo Leone, Battista Salvetti, Dario Mandaletti e Angelo Albani. Il sindaco: «Troppe persone ci stanno lasciando, per tutte piango». Il dottore sempre disponibile, ben voluto anche a Comun Nuovo e Urgnano, il titolare del negozio era un acuto osservatore politico

Il medico, il ferramenta, l'alpino, l'impresario. Zanica piange i suoi caduti
Pubblicato:
Aggiornato:

di Matteo Simeone

Continua l’epidemia da Covid-19 e a Zanica in molti se ne sono andati per le complicazioni dovute a questo virus. Tra i più noti, sicuramente il medico Vincenzo Leone. Esercitava la sua attività a Urgnano, ma era residente a Zanica e candidato consigliere nelle scorse elezioni nella lista «Lega-Prima Zanica».
Ne traccia il ricordo Giovanni Battista Rossi, candidato sindaco della lista: «Quando il sindaco mi ha avvisato di quello che era successo, non sono riuscito a parlare per mezz’ora. Dico solamente che, nel suo lavoro, sapeva essere professionale e, al tempo stesso, un confidente. Era sempre disponibile, a qualsiasi ora lo chiamassi. La sua pacata e arguta saggezza era incredibile».

Anche Battista Salvetti, proprietario insieme ai fratelli della ferramenta di Zanica, se n’è andato dopo aver contratto il nuovo Coronavirus. Il ricordo commosso del primo cittadino di Zanica, Luigi Locatelli: «Battista. Che si chiamasse Salvetti era secondario; per tutti era Battista».

Prosegue: «Titolare della ferramenta ma, per me, soprattutto uomo interessato alla politica nella sua accezione più pura, come dovere civico, acuto come pochi. Era un piacere discutere con lui delle cose di Zanica e d'Italia. Molti politologi e opinionisti che vedo in tv su certe reti avrebbero dovuto andare a scuola da lui. Non era suo costume farlo con tutti, perché non tutti erano interessati; aveva una sorta di insofferenza verso le cose interpretate in quella maniera troppo semplicistica che adesso va tanto di moda, e ne soffriva».

Conclude il sindaco: «Volevi una vite ti dava una vite, gli chiedevi un parere su una scelta urbanistica e si illuminava. La vite aspettava. La vita no, non lo ha aspettato. Sono troppe le persone che ci stanno lasciando e per tutte piango, e non lo dico in senso metaforico. Per Battista, ve lo confesso e spero che nessuno si offenda, ho pianto di più e lo sto ancora facendo».

Da sinistra: Dario Mandaletti e Angelo Albani. In apertura: Vincenzo Leone e Battista Salvetti

Lutti anche tra gli Alpini: a lasciare il gruppo di Zanica è Dario Mandaletti. Quasi 230 gli zanichesi che hanno lasciato il loro ricordo commosso su Facebook: «Buon viaggio e grazie: la festa dei nonni alla scuola dell'infanzia è stata speciale anche grazie a lui»; «Eri esuberante, allegro, sempre con la giusta risposta, mancherai nel gruppo coscritti. Ciao».

È mancato anche Angelo Albani. Sempre Locatelli, dal suo profilo Facebook, lo saluta: «Ha attraversato la nostra storia in modi diversi: in politica, nella banca locale come consigliere, nello sport e, soprattutto, nell'industria. La sua era azienda dal profilo internazionale prima ancora che nascesse il mercato globale. Persona dal carattere non facile con cui mi sono misurato, ma certamente di grande spessore. Mancherà non solo ai suoi familiari; mancherà a Zanica».

Per saperne di più, leggete il numero di PrimaBergamo in edicola da venerdì 27 marzo. 

 

Seguici sui nostri canali