A Bergamo 6728 contagi, 257 in più. In arrivo medici russi in supporto al Papa Giovanni
«I numeri forniti ieri (23 marzo, ndr) erano stati anche fin troppo positivi. Ho sempre detto che non vanno guardati giorno per giorno perché i laboratori hanno tempistiche diverse nel processare i tamponi. Ci sono comunque riduzioni. A Codogno, ad esempio, non abbiamo registrato nuovi contagi». Nonostante il contagio prosegua, traspare ottimismo dalle parole dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera nel corso della consueta conferenza stampa organizzata in Regione Lombardia per fare il punto della situazione epidemiologica.
I numeri, infatti, dopo aver evidenziato una frenata importante negli ultimi due giorni, sono tornati a stabilizzarsi. La Bergamasca continua a essere la provincia più colpita. A oggi (martedì 24 marzo), complessivamente, sono 6728 i positivi al Covid-19, 257 in più di ieri e in linea con i dati del giorno precedente quando erano saliti di 255 unità. Nella città di Bergamo sono 847 i contagiati (18 in più rispetto a lunedì). «È il territorio che sta vivendo con maggiore sofferenza questa epidemia - commenta Gallera -. Al Papa Giovanni si ci sono 417 pazienti ricoverati, mentre negli ospedali dell'Asst Bergamo Est ulteriori 424 pazienti Covid. Sempre al Papa Giovanni invieremo un team di 30 medici russi in supporto al personale ospedaliero. Fortunatamente, per il terzo giorno consecutivo, in questa provincia c'è una riduzione dei numeri del contagio».Sul territorio lombardo sono invece 30703 i soggetti positivi (1942 in più rispetto a ieri, il giorno prima l'incrementi era stato di 1555). Il numero di pazienti ricoverati è di 9711 «con una riduzione degli accessi ai pronto soccorso e dei ricoveri, che stabilizza la situazione». A questi si devono aggiungere 1194 persone in terapia intensiva (11 in più). «Purtroppo continua a essere molto alto il numero delle vittime, salite a 4178, con 402 decessi in più nelle ultime 24 ore», evidenzia l'assessore regionale al Welfare.
«Ci sono ospedali che sono ormai saturi e stiamo cercando di trovare soluzioni che alleggeriscano questi presidi, trasferendo pazienti in altre strutture (solo oggi ne sono stati spostati 40 ndr.) o aprendone di nuove, come l'ospedale da campo aperto oggi a Crema che verrà gestito da medici e infermieri cubani - prosegue Gallera -. Insieme all'Ats di Bergamo abbiamo individuato un primo albergo con un centinaio di posti letto dove sono ospitati i primi 50 pazienti dimessi dagli ospedali e in via di guarigione. Nei prossimi giorni ne individueremo un altro da ulteriori 90 posti letto a disposizione anche di quei malati non gravi ma che secondo le indicazioni dei medici di base devono rimanere in una condizione di isolamento. Inoltre, stiamo distribuendo nella bergamasca circa 700 saturimetri, per misurare l'ossigenazione del sangue».
Nel merito, gli assessori regionali Pietro Foroni (protezione civile) e Claudia Maria Terzi (infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile) hanno effettuato questo pomeriggio un sopralluogo alla Fiera di Bergamo dove è in fase di allestimento l’ospedale da campo realizzato dall’Associazione nazionale alpini. «L’impressione che abbiamo avuto è stata senz’altro positiva - ha commentato Foroni -. L’obiettivo è di rendere operativo questo ospedale entro una settimana, dieci giorni al massimo. Le imprese stanno lavorando con 3 turni giornalieri, 24 ore su 24. Sarà un vero e proprio ospedale con un oltre un centinaio di posti letto, dei quali 104 dedicati a terapia intensiva e sub-intensiva».
«Il mio sentito grazie all’Associazione nazionale alpini della Lombardia che sta coordinando i lavori - ha continuato l'assessore Terzi, che è anche coordinatore del tavolo territoriale di Regione Lombardia a Bergamo – a tutti i volontari, a Confartigianato e a tutti coloro che si stanno spendendo per realizzare questo ospedale, fondamentale per affrontare questo terribile periodo».