la speranza in 3D

Stefano ed Ettore hanno inventato il ventilatore polmonare low cost e condiviso

I due soci di Blue Cast hanno creato Blue Vent, un dispositivo di emergenza che costa solo cento euro, un progetto no profit. I file per la stampa 3D su Facebook, materiali reperibili online. Può salvare tante vite dove la sanità non arriva

Stefano ed Ettore hanno inventato il ventilatore polmonare low cost e condiviso
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di Monica Sorti

Piccoli imprenditori bergamaschi in prima linea. Che, in questo preciso momento storico, alla pari di tanti altri colleghi, stanno patendo perché non hanno lavoro, ma invece di demoralizzarsi si concentrano su progetti che possano rivelarsi utili per la collettività. È quanto stanno mettendo a punto Stefano Reale ed Ettore Maria Bar, meglio conosciuto come Gatto, soci della Blue Cast, una tra le principali società italiane interamente dedicata alle stampanti 3D. Da loro è nata l’idea, che si è evoluta in un progetto e si è concretizzata con Blue Vent, un ventilatore polmonare di emergenza low cost che tutti possono realizzare “in casa”.

Ma come si è arrivati a questo progetto? «Siamo partiti da un'analisi delle attuali carenze: ossigeno e ventilatori sembrano essere, oggi, i materiali e gli strumenti più complicati da produrre e approvvigionare in numeri importanti - spiega Gatto -. Siamo ben consapevoli che BlueVent non può sostituirsi ai macchinari professionali ma, di contro, può essere un aiuto concreto nelle situazioni dove la scelta è di abbandonarsi al destino o lottare e aggrapparsi a una piccola grande possibilità di salvare una vita umana».

La parte di dimensionamento e taratura dello strumento è stata svolta in collaborazione con alcuni medici volontari del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell'Asl di Torino, ai quali la prima unità è stata inviata per la validazione e i primi test sul campo. «I materiali che occorrono per la sua realizzazione sono tutti facilmente reperibili online in tutto il mondo o nei centri Fai da te più forniti - spiega Stefano Reale -. Tutte le valvole di sicurezza per evitare barotraumi, spasmi o complicanze sono state progettate partendo da zero e ottimizzate per la stampa 3d con qualsiasi tipo di stampante. Il sistema è dotato di una valvola di sovrapressione, una valvola di taratura, un filtro particolato, un filtro condensa, un valvola stabilizzatrice e tutti i dispositivi fondamentali presenti in questa tipologia di apparati».

Tutti i file per la stampa di queste parti sono già stati caricati su una pagina Facebook, insieme all'elenco dei materiali necessari, al firmware utile per il suo funzionamento e allo schema elettrico definitivo. «Il nostro progetto si rivolge a chi ha un’azienda e ha tutto quello che serve, persone, spazi, capacità e che, ordinando materiale economico, riesce a produrre Blue Vent. È un progetto no profit e vorremmo che l’azienda chiedesse un rimborso spese solo per i costi vivi». La spesa complessiva per la sua realizzazione è inferiore ai cento euro.

«La storia ci sta mostrando quanto sia forte e grande il cuore di Bergamo e come i bergamaschi abbiano una forza d'animo quasi inscalfibile. Con Blue Vent vogliamo trasmettere questi valori in quelle nazioni  dove l'emergenza sanitaria potrebbe essere ancora più delicata da gestire che nelle nostre terre».

I video dimostrativi dell’apparecchio sono stati inviati a diversi medici che hanno dato un riscontro positivo...

L’articolo completo e altre notizie su Treviolo alle pagine 29 e 30 del numero di PrimaBergamo in edicola fino al 9 aprile, oppure sull'edizione digitale QUI.

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