la minoranza all'attacco

Le opposizioni in Regione unite: chiesta una Commissione consiliare d'inchiesta

I capigruppo: «Necessario accertare gli errori perché non vengano ripetuti. La Commissione d’inchiesta è un atto dovuto». La risposta dell'assessore Caparini: «Non vedo l'ora, abbiamo un sacco di cose da dire»

Le opposizioni in Regione unite: chiesta una Commissione consiliare d'inchiesta
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Regione Lombardia ha gestito adeguatamente l’emergenza sanitaria? Perché nella nostra regione l’infezione ha avuto una virulenza così tanto maggiore rispetto ad altre aree del Paese? Si è riusciti a tracciare nel modo corretto i contagi? Soprattutto, perché abbiamo dovuto piangere così tante vittime? Per provare a dare una risposta a queste domande i consiglieri di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lombardi Civici Europeisti, Più Europa/Radicali e Italia Viva, ossia delle forze di opposizione in Consiglio Regionale, depositeranno domani (giovedì 16 aprile) le firme necessarie per l’istituzione di una Commissione consiliare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19 in Regione Lombardia.

L’annuncio è stato fatto questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Pirelli e diffusa via Facebook, presieduta dai cinque capigruppo Fabio Pizzul (PD), Marco Fumagalli (M5S), Niccolò Carretta (LCE), Michele Usuelli (+ Europa) e Patrizia Baffi (IV). «Il sistema sanitario lombardo non ha risposto adeguatamente alla sfida e la legge regionale va rivista alla luce di quanto è successo – sottolinea Fabio Pizzul -. La Commissione d’inchiesta non è un fittizio tribunale ma un luogo dove fare chiarezza. È, prima di tutto, un atto di chiarezza nell’interesse dei cittadini lombardi. Perché tanti morti? Perché non siano stati protetti operatori sanitari e personale e ospiti delle Rsa? E’ necessario accertare gli errori perché non vengano ripetuti, anche in vista di un’apertura graduale (la cosiddetta “fase 2”) o di una nuova esplosione dell’epidemia in autunno. Dovremo essere pronti a compiere scelte corrette».

«Siamo convinti che possa fare solo che bene alla nostra Regione e all’Istituzione del Consiglio regionale perché aiuterebbe certamente il processo auspicato per fare luce su quello che non ha funzionato durante l’emergenza e che ha comportato un livello di stress delle strutture ospedaliere lombarde oltre ogni limite», prosegue Niccolò Carretta. «Il dramma che stiamo vivendo non deve ripetersi – spiega invece Marco Fumagalli -. Va fatta trasparenza sulle cause dell’ampia diffusione del virus, vanno valutati eventuali errori di programmazione, difetti organizzativi del sistema sanitario lombardo, problemi e carenze nella catena di comando anche legati alla legislazione regionale in vigore. Le verifiche saranno scrupolose a partire dalla distribuzione a singhiozzo dei dispositivi di protezione individuale, al limitato ricorso ai tamponi, fino all’orrore nelle case di riposo e ai numeri reali della pandemia».

«Avendo constatato la restrizione degli spazi di dibattito democratico nella assemblea degli eletti - commenta poi Michele Usuelli - e ritenendo di essere sempre stati opposizione dura ma costruttiva e propositiva, il mancato ascolto e l'insufficiente interlocuzione con la giunta ci obbligano ad utilizzare questo strumento». Conclude Patrizia Baffi: «Sono di Codogno e qui ho vissuto prima degli altri il dramma della pandemia. Qui abbiamo vissuto prima di tutti l’impreparazione rispetto a ciò che stava succedendo e anche il senso di abbandono. Oggi è importante questa unione tra le forze di minoranza. La Commissione d’inchiesta è un atto dovuto. Non sarà un tribunale dell’Inquisizione, ma c’è stata una fragilità nell’affrontare l’epidemia, una falla, e occorre capire dove si è verificata».

Secondo quanto previsto dallo Statuto regionale della Lombardia, la Commissione d’inchiesta ha il potere di indagare su questioni di spettanza del Consiglio Regionale e può essere istituita su richiesta motivata e sottoscritta da almeno un terzo dei Consiglieri regionali, ossia almeno 27. Numeri che i gruppi di opposizione possiedono. Ora la palla passa all’Ufficio di presidenza del Consiglio, che dovrà darne seguito entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta.

Nel primo pomeriggio, è arrivata anche la prima risposta dalla Giunta, attraverso le parole dell'assessore al Bilancio Davide Caparini: «Come già dissi alcune settimane fa al Movimento 5 Stelle, non vedo l'ora che venga istituita la commissione d'inchiesta evocata anche da Pizzul, abbiamo un sacco di cose che riguardano il suo Governo da mostrare. Ovviamente una volta debellato il virus, ora le polemiche politiche stanno a zero. Prima il dovere, poi il piacere. Per quanto riguarda spiegare i motivi per cui il coronavirus si è diffuso in Lombardia, come a New York, Madrid o Londra, è sufficiente un bravo epidemiologo».

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