Dolore infinito

L’abbraccio infinito di Cusio per il suo Steven e il toccante ricordo della fidanzata

L'intera Val Brembana si stringe attorno ai familiari del 31enne morto in Germania per il Coronavirus. Il cordoglio del paese in una foto e il saluto di Francesca, la compagna

L’abbraccio infinito di Cusio per il suo Steven e il toccante ricordo della fidanzata
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di Giambattista Gherardi

È un abbraccio commosso e infinito quello che l’intera Bergamasca e la Valle Brembana in particolare dedicano in queste ore alla famiglia di Steven Rovelli, il giovane di Cusio morto sabato 18 aprile all’ospedale di Lipsia, in Germania. Il giovane ingegnere informatico era affetto da Coronavirus ed era stato trasferito in Germania dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo insieme ad altri pazienti nel periodo più duro dell’epidemia, nei giorni in cui, il 24 marzo, compiva 31 anni.

La notizia della sua morte si è diffusa, fra incredulità e profondo dolore, attraverso i social e con il passaparola della gente di montagna, che deve salutare una giovane vita ricca di entusiasmo. Dopo il post listato a lutto del Comune di Cusio di sabato 18 aprile stesso, la comunità si è unita, purtroppo solo in maniera virtuale, attorno a un’immagine d’archivio, che immortala gli abitanti del piccolo centro in una foto di gruppo (e che vedete in apertura di articolo). «Noi di Cusio - ha scritto Oscar Paleni su Facebook - siamo come una grande famiglia... Noi di Cusio siamo un gruppo forte, un gruppo naturalmente “contagioso” perché quando c'è da divertirsi, tutti vogliono farne parte. Noi di Cusio siamo come una rete, legati l'uno all'altro da un filo invisibile... Anche se siamo lontani, è come se fossimo vicini... Sempre! Questo è quello che mi ha trasmesso questa foto quando l'ho rivista l'altro giorno! Tu eri lì ovviamente con noi, con quel sorriso contagioso e quella voglia di fare festa come tutti! Mi piacerebbe ancora bere una Melafoi con te, Steven, perché come dicevi tu: "O si beve una birra che lascia il segno o niente!”. E tu lascerai un grosso segno nei nostri cuori! Sarai per sempre uno di noi!».

Steven Rovelli con la fidanzata Francesca

Steven, pur vivendo in città (lavorava a Treviolo in una ditta informatica), rientrava ogni fine settimana a Cusio, collaborando al Bar Pierino della nonna e dedicandosi alla sua passione per lo sci e la montagna, oppure a quella per auto e moto da trial. A piangerlo restano papà Ivo e mamma Daniela, la sorella Gloria, i nonni Carla e Vincenzo. «Sei stata la persona più importante della mia vita - ha scritto invece sui social la fidanzata Francesca - con la tua positività, con la tua bontà, con il tuo sorriso stampato sempre sulle labbra, con i tuoi gesti d’amore, mi hai resa sempre felice».

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