RistorantiBergamo: 160 buoni cena per medici, infermieri e operatori sanitari
Iniziativa destinata all’ospedale Papa Giovanni XXIII da parte 32 dei locali aderenti al gruppo nato per creare iniziative enogastronomiche e culturali
«Loro sono i nostri eroi e abbiamo pensato di ringraziarli con il nostro cibo, con quello che possiamo donare: una serata per due nei nostri ristoranti quando sarà possibile riaprire i locali e la situazione sarà più tranquilla». RistorantiBergamo lunedì 20 aprile consegnerà al Dipartimento di Emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, diretto da Luca Lorini, 160 buoni valevoli per due persone per una cena o un pranzo in 32 dei locali aderenti al gruppo bergamasco nato per creare iniziative enogastronomiche e culturali sul territorio. «I buoni saranno valevoli fino alle fine di novembre – spiega il presidente del gruppo Beppe Acquaroli, titolare del Baretto di San Vigilio -. I medici, gli infermieri, il personale del dipartimento potranno trascorrere una serata di tranquillità e buon cibo, in locali della città e della nostra provincia. Ci aspettiamo e speriamo che per tutti noi arrivino giorni migliori e loro potranno godere di un pasto con chi amano».
Gesto che viene dal cuore. «Abbiamo chiuso i nostri locali da ormai quasi due mesi, abbiamo vissuto dolore e molti di noi hanno subìto anche dei lutti e c’è chi si è ammalato: il nostro gruppo è stato profondamente colpito, come tutta la comunità, da questo terribile virus, ma vogliamo ringraziare chi non ha mai mollato e ci ha curato e ci sta curando». Da qui prima la decisione di aderire all’appello di Chicco Cerea per la raccolta di alimenti per l’ospedale costruito alla Fiera di Bergamo e ora un nuovo gesto: «Crediamo che nelle prossime settimane dovremo ripensare ai nostri locali e al servizio, in totale sicurezza, ma vogliamo anche ripartire e speriamo che i nostri primi ospiti possano essere proprio coloro che in queste settimane hanno dato il loro tempo e il loro sapere per tutti noi. Questo il nostro grazie».