l'annuncio di Ats Bergamo

Test sierologici al via nella Bergamasca da giovedì 23 aprile. Ecco come si procede

Prima gli operatori sanitari e socio sanitari, poi sarà la volta dei lavoratori delle aziende

Test sierologici al via nella Bergamasca da giovedì 23 aprile. Ecco come si procede
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Erano attesi con ansia, ora è ufficiale: a partire da giovedì 23 alcuni laboratori della Bergamasca daranno il via ai test sierologici, data in cui Regione Lombardia consegnerà la strumentazione necessaria alle analisi. «I primi a essere sottoposti all’esame saranno gli operatori sanitari e sociosanitari - annuncia il dottor Carlo Tersalvi, direttore sanitario dell’Ats di Bergamo -. Un dettaglio importante è che si tratta di test ematici, vale a dire con prelievo del sangue: una procedura più sensibile e specifica rispetto ad altre soluzioni».

L'Ats è al lavoro già dalla scorsa settimana e, nei prossimi giorni, completerà il censimento dei circa 100 punti prelievo presenti sul territorio provinciale per verificare quali saranno le sedi in cui verranno effettuati i prelievi. «Fermo restando l’avvio dei test sul personale sanitario e sociosanitario, a seguire verranno effettuati nell’ordine che verrà indicato dalle autorità competenti», precisa Tersalvi.

Nei prossimi giorni verranno chiamati anche i lavoratori delle aziende. Nel frattempo, per questa categoria professionale, l'Ats Bergamo ha supportato nei giorni scorsi il sistema imprenditoriale e sindacale nella predisposizione del "Protocollo integrativo provinciale per la sicurezza in azienda”, finalizzato a stabilire le procedure necessarie a garantire le migliori condizioni di salute all’interno delle imprese e l’operatività necessaria alla ripartenza dell'attività lavorativa.

Una volta definite le categorie da chiamare e in quale ordine, i cittadini che dovranno effettuare il test, dopo essere stati contattati, dovranno presentarsi al centro per il prelievo di riferimento, che trasmetterà le provette ai laboratori. Chi si sottoporrà al test, infine, verrà ricontattato per avere l'esito dell'analisi.

«I test attualmente in commercio, per lo più reperibili on line, non sono utili ad attestare il proprio status rispetto agli anticorpi, in quanto si tratta di strumenti non ufficiali - avverte Tersalvi -. Sono i cosiddetti “pungi-dito” per i quali l’Istituto superiore di sanità non si è ancora pronunciato sulla validità. Mi occorre segnalare alle aziende che li stanno proponendo ai propri dipendenti che non sono test utili per il rientro al lavoro». Un'ultima nota, non scontata: ai test sierologici non verranno sottoposti coloro che hanno effettuato la malattia (perché sono già sono stati sottoposti a doppio tampone di negativizzazione).

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