La Lega attacca il Pd in Provincia: «La bella addormentata nel bosco si è risvegliata»
Giovanni Malanchini e Juri Imeri criticano le posizioni dei dem sul Piano territoriale di coordinamento provinciale e difendono il presidente Gafforelli
Ormai da mesi, nelle stanze della Provincia di Bergamo si discute dell'approvazione nel nuovo Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), un documento che dovrebbe dettare le linee guida dello sviluppo del nostro territorio da qui ai prossimi anni. La stesura del documento era già iniziata sotto la guida del presidente dem Matteo Rossi, e con l'attuale numero uno di via Tasso, Gianfranco Gafforelli, ci si è avviati alle fasi conclusive. Eppure le frizioni non mancano.
Recentemente, gli esponenti del Pd bergamasco hanno infatti firmato una sorta di lettera nella quale si chiede la messa in campo di interventi su area vasta, con particolare riferimento alla zona della Bassa. In sostanza, si sottolinea come, in particolare nei dintorni della Brebemi, esista un serio problema di pianificazione degli insediamenti nel settore logistico. Un tema di cui si discute da tempo e sul quale ancora non sembra essere stato trovato un accordo.
Ieri, 20 aprile, la Lega ha colto la palla al balzo e ha risposto a questa lettera degli esponenti dem in modo alquanto pungente attraverso le parole del consigliere regionale, nonché ex sindaco di Spirano, Giovanni Malanchini. Che da un lato critica il Pd e l'ex governo provinciale di Rossi, dall'altro difende Gafforelli (che, però, è stato eletto proprio con il supporto del centrosinistra sebbene abbia una storia politica più legata al centrodestra).
«La Bella Addormentata nel bosco si è risvegliata. Ma purtroppo di bello e di sveglio non c’è niente. È sempre il solito Pd. Un partito che è riuscito anche a contaminare il pragmatismo degli amministratori comunali con i termini vuoti di una politica che finora in Italia ha fatto solo danni. Stupisce vedere che la segreteria del Pd bergamasco si accorga solo oggi che esiste un problema di pianificazione degli insediamenti nel settore logistico e sfiora addirittura il grottesco l’invito rivolto alla Provincia a coordinare gli interventi su area vasta attraverso lo strumento del Ptcp. Ma come? Durante i due mandati del presidente Rossi non è stato pianificato nulla? Dove erano le anime candide del Pd tra il 2014 e il 2018? Il dubbio è che l’Amministrazione provinciale di Gafforelli, che per sua natura è costretta a trovare una mediazione tra diverse sensibilità e un’ampia condivisione di obiettivi, abbia tolto il giocattolino di mano ai vertici del Pd e ad alcuni suoi sindaci. Per quattro anni il Pd e suoi fidi alleati di maggioranza hanno fatto il bello e il cattivo tempo in Provincia».
Sul tema è poi intervenuti anche Juri Imeri, sindaco di Treviglio nonché consigliere provinciale sempre della Lega.
«Il Ptcp era stato avviato nel corso dell’amministrazione guidata dall’ex presidente della Provincia Matteo Rossi ed è quindi connotato da una forte anima piddina. Per quanto riguarda la logistica, ci sono scenari ampi che vanno gestiti, ma se entriamo nel merito di ogni singola decisione dei Comuni allora mi viene da pensare che la strada intrapresa dal Pd sia quella dell’eliminazione degli stessi, così come già avvenuto con le Province. Non si può delegittimare il ruolo dei Comuni: serve buonsenso e programmazione, ma lo stesso principio allora deve valere anche per opere come la Bergamo-Treviglio e lo scalo merci che continuano ad esser rinviate».