Ieri, giovedì 3 aprile, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso i dati del reddito imponibile pro capite del 2018 suddivisi per Comune. Nella top ten dei più ricchi d’Italia, Basiglio (Milano) mantiene il primo posto seguito da Lajatico (Pisa) e Tremezzina (Como), grande sorpresa di quest’anno, che guadagna ben 1.894 posizioni passando dal 1.897° posto al terzo. Sul podio i tre contendenti possono vantare tutti oltre i 45mila euro annui. Quarto Cusago (Milano). Da segnalare anche il notevole balzo in avanti di Celle Ligure (Savona), che recupera 543 posizioni assestandosi al 6° posto.
E Bergamo? Posizioni invariate anche per quanto riguarda la classifica dei primi 10 capoluoghi di provincia: Milano (32.382), Monza (28.709) e Bergamo (27.793) occupano le prime tre posizioni. Unica variazione il passo in avanti di Lecco, che supera Roma attestandosi al 9° posto.
Gorle oltre i 30mila euro. In provincia, Gorle è sempre al primo posto: la cifra complessiva del reddito medio, supera per la prima volta i 30 mila euro. Al secondo posto c’è sempre Mozzo con 29.622 euro, poi Cenate Sotto con 28.120 euro. Bergamo è in quarta posizione con 27.793 euro, poi Grumello del Monte, Ranica, Ponteranica, Sarnico e Treviolo (24.655). Il Comune più povero è Blello con 13.405 euro di reddito medio. Salendo si trovano Vedeseta, Cassiglio, Valtorta.
Nei Comuni medio-grandi il reddito è più alto. In-Twig ha Analizzato i dati tenendo in considerazione l’ampiezza del centro, inteso come numero di residenti: si conferma il reddito medio sostanzialmente più alto nei grandi centri urbani rispetto ai Comuni con meno di 5.000 abitanti. Il gap tende però a stabilizzarsi nel 2018 dove i comuni con meno di 50.000 abitanti registrano un aumento del reddito sostanzialmente pari a quello dei grandi centri; a soffrire maggiormente sono i comuni tra i 50 e i 100 mila abitanti che manifestano un aumento più contenuto. L’analisi dei redditi italiani conferma anche per il 2018 che la maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: il 42% degli italiani guadagna meno di 15mila euro lordi annui, mentre solo il 4% guadagna più di 60mila euro annui.