L'eredità dell'autore dei "Simpson" ai senzatetto di Los Angeles
Il co-creatore della fortunata serie televisiva dei Simpson, Sam Simon, è gravemente malato e sa di non avere molto da vivere. Nel 2012 gli è stato diagnosticato un tumore terminale al colon e gli è stata data una prospettiva di vita di tre mesi. Divorziato e senza figli, Simon ha subito deciso a chi destinare il suo enorme patrimonio, circa 100 milioni di dollari. Ha infatti contattato l’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), che si dedica la recupero e alla cura degli animali maltrattati e ha versato subito una generosa donazione. Sfidando la diagnosi e il suo stato di salute, Simon è andato avanti e ha fondato altri progetti, come Feeding Families, per fornire sostegno alle famiglie più povere di Los Angeles. Così, di donazione in donazione e di atto solidale in atto solidale, i tre mesi iniziali sono diventati sei, e poi dodici e poi due anni. Sam Simon sa di avere solo ritardato il momento del suo congedo dal mondo, ma non gli importa. Questi anni sono stati, parole sue, i più felici della sua vita. La malattia gli ha infatti dato la possibilità di apprezzare l’affetto delle persone, medici e familiari, che lo hanno circondato di tutte le cure necessarie. Il tumore si è risolto per lui in un’avventura straordinaria, forse la migliore della sua vita.
Oggi Sam Simon ha 59 anni e porta avanti progetti che forniscono pasti ai senzatetto e che sottraggono alla morte gli animali randagi. In un’intervista rilasciata alla NBC Simon ha raccontato di collaborare quotidianamente con Ingrid Newkirk, la fondatrice del PETA. «Ha ideato per me una specie di terapia, che consiste nel progettare una seria di azioni a favore degli animali a cui riesco a partecipare e che mi rendono contento. Per me è un motivo per guardare avanti». Simon ha donato una somma di denaro anche al Sea Sheperd Conservation Society, associazione a favore della fauna marina, per rendere possibile l’acquisto di una nuova imbarcazione. Lo scorso dicembre è stata varata ed è stata chiamata come lui. Nel marzo 2012 il People for the Ethical Treatment of Animals ha inaugurato gli uffici del suo quartier generale, che ha battezzato Sam Simon Center come ringraziamento per gli aiuti ricevuti. Il disegnatore ha poi istituto la Sam Simon Foundation, allo scopo di sottrarre i cani dai rifugi per randagi e addestrarli per assistere i veterani di guerra e i non udenti. Alla curiosità di chi gli ha domandato perché abbia deciso di dedicare i suoi ultimi mesi e le sue risorse alla salvaguardia dei diritti degli animali, Simon ha risposto di agire in difesa di creature che non sono in grado di parlare per se stesse, pur essendo in grado di pensare e di provare emozioni.
Chi è Sam Simon. Cresciuto a Beverly Hills, suo padre lavorava nell’industria dell’abbigliamento. Dopo essersi laureato a Stanford, riuscì a trasformare il suo talento per il disegno in un vero e proprio lavoro e fu impiegato come disegnatore di cartoni per bambini presso uno studio di animazione. Successivamente, inviò all’emittente televisiva ABC la sceneggiatura per una commedia. L’idea piacque moltissimo: sarebbe diventata la serie Taxi. Concluso il contratto con la ABC, passò alla NBC, dove fu lo sceneggiatore delle prime tre stagioni della sitcom Cheers. Nel 1987 divenne esecutore produttivo della serie comica della Fox The Tracey Ullman Show, affiancato da James Brooks e dal cartonista Matt Groening. Insieme a quest’ultimo, Simon sarebbe diventato il fondatore dei Simpson, nel 1991. Dalla sua matita uscirono i personaggi di Mr. Burns l’industriale e del Dr. Hibbert, il medico. Due anni più tardi, nel 1993, si ritirò dalla società a causa di divergenze con il collega, ma avrebbe continuato a incassare decine di milioni di dollari in royalties per ogni stagione e il suo nome avrebbe continuato a comparire tra i titoli di coda.