Il caso

Gli agenti della Polizia Unione Insieme Sul Serio chiedono test e tamponi, ma non glieli fanno

Il comandante Pera: «Ci hanno detto che non sono previsti per le forze dell'ordine. È difficile per la nostra categoria mantenere il distanziamento sociale dalle persone»

Gli agenti della Polizia Unione Insieme Sul Serio chiedono test e tamponi, ma non glieli fanno
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di Elena Conti

Ancora niente test per il Comando di Polizia Locale Unione Insieme sul Serio. Nonostante le numerose richieste inviate ad Ats e Regione Lombardia già dall’inizio dell’epidemia da parte del presidente dell’Unione, il sindaco di Nembro Claudio Cancelli, la risposta è ancora negativa. E tre agenti su diciotto sono stati contagiati. «Ad ammalarsi è stato il nostro vicecomandante - spiega il comandante Marco Pera -, è stato male per tutto il mese di marzo, ha avuto anche difficoltà respiratorie. È stato quindi contattato da Ats per il test sierologico ed è risultato positivo agli anticorpi. I due tamponi effettuati successivamente hanno dato riscontro negativo, quindi l’agente è tornato in servizio non essendo più contagioso».

Il comandante Marco Pera

All’interno del comando non ci sono stati altri casi simili, ma alcuni agenti hanno deciso di sottoporsi al test privatamente e due di loro sono risultati positivi agli anticorpi. Ora hanno fatto anche il tampone e attendono il risultato. «Questi due agenti sono asintomatici - afferma il comandante -, rappresentano quindi un potenziale rischio di contagio per il comando e per le persone con le quali entriamo in contatto quotidianamente. In questo momento si trovano in quarantena preventiva a casa in attesa del risultato del tampone: se sarà negativo potranno tornare in servizio. La nostra ipotesi è che l’intero comando sia entrato in contatto con il virus e che siamo tutti asintomatici. Per questo abbiamo continuato a richiedere il test, per accertarci di non essere un pericolo per la gente e per le nostre famiglie. Ma finora ci è stato risposto che non sono previsti per le forze dell’ordine. Noi ci siamo dotati da subito dei dispositivi di protezione individuale necessari, ma è difficile per la nostra categoria mantenere il distanziamento sociale dalle persone».

Gli appelli del comando hanno ottenuto il supporto del Sulpl, sindacato di categoria. Il segretario regionale Daniele Vincini, infatti, ha inviato una lettera all’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato per spingere affinché vengano fatti i test ai poliziotti lombardi. Anche il segretario provinciale Giovanni Novali ha manifestato il suo personale sostegno al comandante, affermando di aver sollecitato la Regione a eseguire test o tamponi alla polizia locale.

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