Il sindaco di Bianzano stoppa il 5G: «Prima necessario chiarire i potenziali rischi»
La decisione presa dal primo cittadino mira a salvaguardare la salute dei propri concittadini, facendo proprio il principio di precauzione dell’Unione Europea
Il Comune di Bianzano dice no al 5G: il sindaco Nerella Zenoni ha infatti firmato un’ordinanza che vieta «l’installazione e attivazione sul territorio comunale» di impianti dotati di questa tecnologia e delle «sue varianti, quali 4G+, 4GPlus, 4G Evoluto».
La decisione presa dal primo cittadino mira a salvaguardare la salute dei propri concittadini, facendo proprio il principio di precauzione dell’Unione Europea; si tratta, quindi, di un atto per tutelare la comunità in via preventiva. Nel provvedimento il 5G viene definito come potenzialmente pericoloso e dai possibili effetti nocivi, richiamando la mancanza di studi necessari alla valutazione dell’effettivo rischio sanitario.
Bianzano fa parte della lista che comprende 120 piccoli comuni di aree a forte divario digitale selezionati da Agcom per avviare il progetto del 5G italiano, che prevede l’installazione entro il 2022 di nuovi ripetitori che consentano la connessione internet ultraveloce. Il sindaco, una volta appresa la notizia, in attesa di maggiori chiarimenti ha deciso di stoppare tutto, firmando lo scorso 5 maggio l’ordinanza.
Non ci sono evidenze, al momento, che l’utilizzo del 5G comporti rischi effettivi per la nostra salute. Tuttavia questa tesi, soprattutto nell’ultimo periodo, è stata al centro delle più varie teorie complottiste, non ultima quella secondo cui questa nuova tecnologia avrebbe incentivato la diffusione del Coronavirus (è bene specificare che si tratta di una fake news).