Il Castello Regina, tesoro nascosto della Val Brembana che merita di essere scoperto
di Angelo Corna
Spesso sono le montagne meno note a nascondere i tesori più belli. L’escursione di oggi ci porta alla scoperta di una facile vetta, custode di racconti e segreti: il monte Castello Regina. Ancora una volta non sarà l’altitudine a prevalere, ma la bellezza dei panorami e la storia di questi luoghi, dove tra verità e fantasia si intrecciano sentieri e leggende che caratterizzano un’angolo poco conosciuto della bella Val Brembana.
L’escursione vede la sua partenza da uno dei più antichi e suggestivi borghi bergamaschi: Catremerio, raggiungibile dalla strada che da Zogno (partendo dalla piazza centrale del paese) sale al borgo di Sant’Antonio Abbandonato. Al limitare dell’abitato, in prossimità dell’antica chiesa parrocchiale, si snoda il facile sentiero Cai 595. Fin da subito possiamo ammirare il panorama che spazia in tutta la sua bellezza fino alla pianura Padana. Il tracciato continua in falsopiano nel bosco, incrociando il suggestivo “Roccolo dello Spadì”. Tra nodosi faggi secolari, affrontiamo una ripida salita, fino a toccare gli ampi prati che ospitano il rifugio Lupi di Brembilla, in posizione assolata e poco lontano dalla vetta del Pizzo Cerro (m.1285). Con pochi sforzi possiamo raggiungere questa facile e panoramica vetta (45 minuti dalla partenza), dove sulla sommità troviamo una piccola cappella e uno stupendo panorama sui monti Menna, Arera, Grem e Alben.
La nostra escursione può interrompersi qua, tra i verdi prati e le farfalle del Pizzo Cerro. Se invece vogliamo allungare la gita possiamo continuare fino alla vetta del Castello Regina, montagna che spicca sui prati di Vettarola e Sussia, antichi borghi di San Pellegrino Terme. Un percorso che ci guiderà, passo dopo passo, a scoprire storie e leggende che hanno caratterizzato una montagna oggi dimenticata. Per raggiungere la vetta non resta che seguire il sentiero Cai 596, che del rifugio Lupi prosegue tra saliscendi e panorami sulle valli sottostanti…