La montagna piange Edoardo Panizza, istruttore e appassionata guida alpina
Residente a Casnigo, era stato istruttore di sci alpinismo a Nembro, Lovere, Gazzaniga e nella Scuola Allievi centrale del Cai. È stato nel Soccorso Alpino e valido alpinista, al fianco del vescovo amico monsignor Angelo Gelmi
di Giambattista Gherardi
Un uomo profondamente legato alla montagna, al punto di farne passione e palestra di vita. Edoardo Panizza, istruttore nazionale di sci alpinismo e guida alpina di Casnigo, è morto mercoledì 27 maggio alla Clinica Gavazzeni di Bergamo all’età di 80 anni a causa di una malattia inesorabile che ne ha vinto spirito e fibra negli ultimi mesi. Lo scorso 9 marzo aveva compiuto 80 anni, gran parte dei quali, sin dalla gioventù, vissuti a stretto contatto con pendii innevati e pareti rocciose. Nel 1976 era diventato istruttore nazionale di alpinismo e l’anno successivo di sci alpinismo. Proprio nel 1977, al fianco di Franco Maestrini, portò avanti con il Cai di Nembro una scuola per giovani denominata "Corso di accostamento alla montagna".
Appartenente al Corpo Nazionale del Soccorso Alpino dal 1970 (e socio Cai dal 1960), Panizza nel 1980 ottenne il brevetto di Guida Alpina. Oltre che al Cai Nembro, il suo impegno si era allargato negli anni anche alla Scuola Allievi centrale e alle sottosezioni Cai di Lovere e Gazzaniga. «Gli amici di sempre - sottolinea Danilo Barbisotti, già presidente del Servizio regionale del Soccorso Alpino - ricordano alcune imprese giovanili, come la scalata alla parete est del Grand Capucin lungo la via Bonatti nel 1974, e, nello stesso anno, la sud della Presolana e gli spigoli nord sino al sesto grado. Nel 2014 aveva ricevuto il premio del Coni Bergamo. Viveva l’attività in montagna con grande entusiasmo».
Fra gli amici fraterni, c’era anche il vescovo mons. Angelo Gelmi di Gandino, morto quattro anni fa. Agli incontri sui monti della Val Gandino e della Val Seriana, si aggiunsero anche alcune escursioni in Bolivia, dove monsignor Gelmi ha guidato per decenni la pastorale dei campesinos, ma anche dato prova di ottime qualità alpinistiche, salendo tutte le cime della Cordillera Real e aprendo pure nuove vie. Edoardo Panizza lascia la moglie Felicita e i figli Sara, Anna e Riccardo. I funerali saranno celebrati nella parrocchiale di Casnigo venerdì 29 maggio alle 14.30, con le necessarie disposizioni di distanziamento.