Stezzano, partita di pallone in trenta. E il sindaco chiude il parco Gerole
«Numerose situazioni di assembramento e domenica 31 maggio, per l’ennesima volta, una trentina di persone ha pensato bene di farsi una partita nel campetto, chiuso e nastrato. Scomodare i Carabinieri per certe situazioni è assurdo»
di Laura Ceresoli
«Io continuo a confidare nella responsabilità degli stezzanesi, pronto tuttavia a tornare sui miei passi se necessario», aveva detto la scorsa settimana il sindaco Simone Tangorra. Ed è stato di parola. Stanco del comportamento poco rispettoso di alcuni giovani, ha deciso di chiudere il parco Gerole fino a data da destinarsi. «Ho preso questa decisione – spiega – sia perché si tratta di uno dei parchi dove si sono verificate maggiormente situazioni di assembramento, sia perché anche domenica 31 maggio, per l’ennesima volta, una trentina di persone ha pensato bene di farsi un’allegra partita a calcio nel campetto nonostante lo stesso sia chiuso e nastrato (notoriamente, il rispetto delle distanze di sicurezza nel gioco del calcio è un tantino difficile). Dover scomodare i Carabinieri (sempre efficienti e disponibilissimi) per certe situazioni, come mi è toccato fare, è un’assurdità. Dovrebbero occuparsi di ben altre incombenze».
Un annuncio shock che ha lasciato spiazzati parecchi ragazzini della zona alla costante ricerca di un punto di ritrovo in queste assolate e tediose giornate primaverili. «Mi immagino che questo annuncio abbia creato reazioni di senso opposto - prosegue il primo cittadino -. Provvedimento esagerato per alcuni, troppo lieve per altri, che invece chiuderebbero tutti i parchi. Cerchiamo di tenere alti monitoraggio e attenzione e, se è vero che si riscontrano episodi di mancato rispetto delle regole anche negli altri parchi, crediamo che in generale la situazione sia sotto controllo. Non voglio colpire tutti per il poco senso civico di alcuni. Tuttavia, se lo riterrò necessario non esiterò a disporre altre chiusure».