"Programma Rinascimento", al via il secondo bando: 22 milioni di euro per superare la crisi
Stanziati 7 milioni di euro di contributi a fondo perduto, a cui si aggiungono ulteriori 15 milioni di euro per prestiti di impatto
Prosegue il “Programma Rinascimento”, promosso da Comune di Bergamo, Intesa Sanpaolo e Fondazione di partecipazione Cesvi per sostenere le aziende locali. Dopo le 739 domande presentate per il bando “spese inderogabili” (di cui 438 valutate e 653 mila euro di finanziamenti già erogati) oggi (giovedì 4 giugno) ha preso il via il secondo bando del programma di rilancio economico. In particolare, verranno stanziati 7 milioni di euro di contributi a fondo perduto a sostegno delle piccole e microimprese di Bergamo, a cui si aggiungono ulteriori 15 milioni di euro per prestiti di impatto.
Il nuovo bando, attivo fino al 26 giugno, servirà a finanziare progetti di consolidamento, adeguamento, rinnovamento, innovazione o riorganizzazione della propria attività. La gestione e l’erogazione dei contributi a fondo perduto, così come le attività di monitoraggio e rendicontazione, sono affidate a Cesvi.
Il bando prevede tre iniziative:
- L’iniziativa Michelangelo, su cui sono allocati complessivamente 3 milioni e 200mila euro a fondo perduto e 5 milioni per prestiti di impatto: è pensata, in particolare, per supportare l’adeguamento normativo propedeutico alla riapertura e al ritorno alle condizioni pre-Covid (adeguamento strutturale e gestione dell’afflusso della clientela nel rispetto delle norme sanitarie) e la riorganizzazione del modello di business per il mantenimento del fatturato (crescita o consolidamento dimensionale, diversificazione di prodotti e servizi tramite il take away o il delivery, incremento delle transazioni digitali). I progetti presentati dovranno sviluppare almeno una delle aree progettuali.
- L’iniziativa Raffaello, su cui sono complessivamente allocati 3 milioni e 200mila euro a fondo perduto e 10 milioni per prestiti di impatto: questa è invece rivolta le aziende che intendono realizzare un progetto di sviluppo e di innovazione di medio e lungo periodo, a impatto, ampliando, modificando o ripensando il proprio modello di business, per determinare un cambiamento significativo anche sul territorio. L’iniziativa prevede, oltre a interventi afferenti alle medesime aree previste dall’iniziativa Michelangelo, anche progetti di innovazione e interventi per la creazione di nuovi partenariati e per l’integrazione strategica tra imprese. Le iniziative presentate dovranno sviluppare contemporaneamente almeno tre delle quattro aree progettuali.
- L’iniziativa Leonardo su cui sono complessivamente allocati 600mila euro, pensata per la preparazione delle proposte di progetto da sottoporre a richiesta di finanziamento: si tratta di un servizio facoltativo di consulenza e supporto, in parte agevolabile con fondo perduto, di cui le microimprese interessate possono usufruire, coinvolgendo nella progettazione i professionisti che fanno riferimento agli ordini professionali della città e che hanno aderito all’iniziativa (commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, ingegneri, architetti e geometri). Per ogni progetto e per ciascuna microimpresa può essere attivato un solo servizio professionale. Per richiederlo è necessario che l’azienda sostenga una spesa pari a 400 euro a favore del professionista.
«Le risorse che abbiamo messo a disposizione del Comune di Bergamo sono state destinate, d’accordo con il sindaco Giorgio Gori, a interventi concreti a sostegno delle micro e piccole imprese, le realtà più vulnerabili del tessuto economico-produttivo cittadino - afferma Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo -. Per sostenerne il rilancio abbiamo messo a loro disposizione i prestiti di impatto. Uno strumento innovativo nel panorama internazionale che ricomprende, oltre a importanti contributi a fondo perduto, linee di credito che possono rappresentare capitale permanente per durata e tassi agevolati praticati. Tali strumenti sono dedicati non solo agli adeguamenti necessari alla convivenza col Covid19, bensì vogliono ripensare un modello di business e, ove possibile, favorire un sostanziale cambio di paradigma nel fare impresa, che preveda una forte componente innovativa e ricadute positive per la comunità e l’ambiente. Siamo orgogliosi ed entusiasti di essere al servizio dei cittadini, del mondo associativo e universitario, degli ordini professionali, e delle imprese di Bergamo che stanno dedicando energia e passione quotidiana, dimostrando una resilienza esemplare al servizio di un progetto e di un territorio certi che potrà rappresentare un esempio per la ripresa di tutto il Paese».
Per poter accedere ai bandi i soggetti richiedenti devono avere sede operativa a Bergamo e avere sede legale attiva e iscritta al Registro Imprese delle Camere di Commercio. Ciascuna attività potrà presentare una sola domanda di accesso al bando (selezionando una delle iniziative Michelangelo o Raffaello) e richiedendo il parziale rimborso della consulenza tecnica prevista dall’iniziativa Leonardo.
Possono accedere a entrambi i bandi Michelangelo e Raffaello le microimprese ai sensi dell’art. 2435-TER del Codice civile, ovvero realtà con ricavi inferiori a 350 mila euro e meno di 5 dipendenti. Le microimprese ai sensi della normativa EU, ovvero con un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro e meno di 10 dipendenti, possono accedere al solo bando Raffaello.
Coerentemente con quanto disposto a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, sono stati inoltre identificati tre livelli di criticità e ciascuno di questi è stato abbinato ad una lista di codici Ateco ammissibili, che determineranno i livelli massimi dei fondi a fondo perduto di cui i progetti potranno beneficiare. Per maggiori informazioni e per accedere al bando è sufficiente consultare il sito web realizzato da Globo: www.rinascimentobergamo.it.