«Il Decreto Rilancio non basta»: il sindaco di Castione della Presolana scrive al Governo
Angelo Migliorati si rivolge al premier Conte e al ministro dell'Economia Gualtieri: «Abbiamo bisogno di risorse, lasciate nella nostra disponibilità per quest'anno i soldi del Fondo di Solidarietà Nazionale»
L’ideale cassetta postale di Palazzo Chigi di questi tempi ha probabilmente problemi di capienza, e da martedì 9 giugno alla fitta corrispondenza si aggiunge anche un missiva partita dall’Alta Valle Seriana. Il sindaco di Castione della Presolana, Angelo Migliorati, ha preso carta e penna e ha indirizzato un lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e ai parlamentari eletti in Bergamasca. Scopo della missiva, quasi superfluo sottolinearlo, le necessità del post pandemia e una proposta concreta.
«Il D.L. "Rilancio" n. 34 del 19 maggio 2020 - si legge nella lettera di Migliorati - assegna ai Comuni (art.112) delle Provincie di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza, delle risorse specifiche con destinazione "interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l'emergenza sanitaria da Covid-19". Questa attenzione da parte del Governo verso i Comuni più colpiti dall'epidemia è assolutamente apprezzabile, ma purtroppo non sufficiente. La nostra gente e la nostra economia sono state profondamente colpite e necessitano della solidarietà di tutta la Nazione per riprendersi e ripartire. Sono pertanto a richiedere che SOLAMENTE PER QUEST'ANNO, la quota di alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) che viene trattenuta dallo Stato per essere distribuita ai Comuni con più necessità, rimanga ai nostri Comuni. Siamo sempre stati solidali con tutti i Comuni d'Italia. Sarebbe giusto che in questo momento difficile, tutti i Comuni d'Italia fossero solidali con noi, rinunciando a quanto noi versiamo e lasciando nelle nostre casse i nostri denari da investire sulla nostra economia».
La discussione parlamentare per convertire in legge il Decreto Rilancio si annuncia serrata, con centinaia di emendamenti da discutere ed eventualmente approvare.