Brignano, il sindaco Bolandrini critica la sanità lombarda e scoppia la polemica
Durante l'ultimo Consiglio comunale, la prima cittadina ha detto: «Credo e spero che chi sta lavorando alle indagini sulla Regione ci dia dei risultati». Critiche sia dalla Lega che dalla "sua" Forza Italia
Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Brignano, svoltasi a porte chiuse la scorsa settimana, un commento del sindaco Beatrice Bolandrini ha mandato su tutte le furie gli esponenti di Lega e Forza Italia. All’ordine del giorno c’era la variazione di bilancio per investire i 350mila euro che la Regione ha destinato al Comune per l’emergenza Covid-19 su progetti per il territorio (sono poi finiti al Centro sportivo). Maria Clelia Sabadini, consigliere di minoranza della Lega, nella dichiarazione di voto ha elogiato l’operato del presidente Attilio Fontana e della sua Giunta. «Mi ha fatto venire la pelle d’oca - ha replicato il primo cittadino, due anni fa candidata proprio al Consiglio regionale con Forza Italia -, perché penso che 350mila euro per pulirsi la coscienza siano pochi. Credo e spero che chi sta lavorando alle indagini sulla Regione ci dia dei risultati, che non porteranno indietro le persone che sono morte in questa epidemia, dove la sanità lombarda non è proprio minimamente emersa come eccellenza».
Le parole di Bolandrini non sono andate giù ai vertici provinciali dei partiti di centrodestra, che in una nota congiunta hanno replicato al sindaco di Brignano. «Abbiamo vissuto mesi drammatici e Regione Lombardia - ha dichiarato Giulio De Capitani, commissario della Lega per la provincia di Bergamo - ha dovuto affrontare da sola questa pandemia, costruendo ospedali, recuperando dispositivi di protezione individuali non resi disponibili dal Governo e stanziando ingenti risorse per Comuni e Province. Stupisce, quindi, che a pronunciare queste parole sia proprio un sindaco, che più di chiunque altro, avendo affrontato in prima linea questa emergenza, dovrebbe sapere come stanno realmente le cose. Spiace constatare che oltre agli assurdi attacchi da parte di Pd e Cinque Stelle, che ovviamente sperano di sfruttare quanto accaduto per screditare l’operato di Regione Lombardia e recuperare un po’ di consenso, un primo cittadino si lasci andare a dichiarazioni di questo tipo in un momento delicato quale è quello che stiamo affrontando».
«Le affermazioni rilasciate dal sindaco Bolandrini in Consiglio Comunale sono inaccettabili e di una gravità assoluta - ha rincarato la dose Stefano Biffi, capogruppo della Lega a Brignano -. Anche nel pieno dell’emergenza, Beatrice Bolandrini ha negato qualsiasi confronto, bocciando anche delle proposte costruttive per il bene della nostra comunità. Questi atteggiamenti arroganti, dettati dal suo protagonismo, creano solo problemi ai brignanesi in questi momenti difficili e danneggiano l’immagine della nostra comunità. Le sue dichiarazioni sembrano dettate da una rivincita personale per la pessima figura che ha fatto candidandosi due anni fa alle regionali. Non è colpa di Fontana, caro sindaco, se i bergamaschi non ti hanno voluta».
«Regione Lombardia ha preso in faccia uno tsunami ed era sulla spiaggia quando è arrivato. Probabilmente ci sono stati degli errori e sarà compito di chi sta conducendo le indagini appurare di chi sia stata la responsabilità, ma non possiamo dimenticare che Regione ha combattuto a mani nude e da sola questa violenta e tragica emergenza, senza un aiuto da parte del Governo che, paradossalmente, in più di un’occasione ha cercato anche di metterci i bastoni tra le ruote - è il pensiero invece della senatrice Alessandra Gallone, commissario di Forza Italia per la provincia di Bergamo, il partito che due anni fa candidò proprio la Bolandrini per il Consiglio regionale -. Tutti noi abbiamo sofferto e stiamo ancora soffrendo per quanto accaduto, ma dichiarazioni di questo tipo da parte di un sindaco sono inaccettabili e fuori luogo. Questo significa voltare le spalle a una Regione che non ha mai abbandonato i suoi amministratori e i suoi cittadini, a una Regione dove vengono a curarsi ogni anno 160 mila persone e che trasferisce ogni anno allo Stato 54 miliardi con i quali sostiene anche la sanità nazionale. Nessuno, ma tanto meno un primo cittadino, dovrebbe mai dimenticarlo».
Nel merito è intervenuto anche Loris Scaravaggi, coordinatore di Forza Italia nella Bassa Bergamasca: «Mi sorprende che un sindaco della Lombardia faccia dichiarazioni di questo tipo senza attendere l’esito del lavoro che compete alla magistratura. Sicuramente in Bergamasca e più in generale in Lombardia abbiamo pagato un prezzo altissimo, ma dovremmo fare due calcoli considerando anche il numero di abitanti della nostra Regione prima di mettere in dubbio l’efficienza del nostro sistema sanitario. Detto ciò, se il sindaco Bolandrini non vuole ricevere per protesta i 350 mila euro destinati da Regione Lombardia al suo Comune, sappia che può benissimo rinunciare».