In provincia 9 ambulatori scoperti: l'Ats chiede aiuto all'ordine dei medici di Milano
Si tratta dei centri medici di Castelli Calepio, Pedrengo, Cologno al Serio, Zogno, Albano Sant’Alessandro, Verdellino-Ciserano, Calcio, Almenno San Bartolomeo e Cene
A Bergamo mancano i medici di base e l’Ats lancia un appello all’ordine dei medici di Milano, chiedendo la disponibilità a coprire nove incarichi per un totale di 11.583 pazienti da assistere. La notizia è stata pubblicata da L'Eco di Bergamo, che spiega che in nove ambulatori della provincia rimasti scoperti in seguito all’epidemia si è manifestata la necessità di affidare con urgenza incarichi provvisori di assistenza primaria. Nello specifico, si tratta degli ambulatori di Castelli Calepio, Pedrengo, Cologno al Serio, Zogno, Albano Sant’Alessandro, Verdellino-Ciserano, Calcio, Almenno San Bartolomeo, Cene.
Tuttavia, è facile ipotizzare che la carenza di dottori sul territorio sia destinata ad acuirsi nei prossimi mesi, quando ulteriori medici di medicina generale raggiungeranno i limiti per il pensionamento. Molto spesso a questo deficit si supplisce grazie alla figura dei medici provvisori: sul totale dei 666 medici di base presenti nella Bergamasca, 62 (circa il 10 per cento) sono provvisori e assistono una fetta di popolazione tra i 70mila e gli 80mila pazienti.
Le possibili difficoltà cui si andrà incontro sono confermate anche da Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, che parla di un errore nella programmazione, visto che non si è pensato a come sostituire i dottori che sarebbero andati in pensione. La gravità della situazione, in ogni caso, non colpisce soltanto la Bergamasca, ma è comune a tutto il Paese.