Lo Studio Fioretti in via S. Giovanni Una collezione di targhe d'una volta
Una galleria d'arte contemporanea di cui opere sono targhe di industrie che hanno fatto la storia dell'economia italiana – e non solo – nel primo Novecento. A raccoglierle ed esporle è Marco Fioretti, curatore di mostre nella galleria di Arte Contemporanea in via San Giovanni 14 a Bergamo, e appassionato di musica e motori.
«Negli ultimi anni ho portato in città la New PopArt e la New Folk con artisti quali Andy, Ben Vautier, Massimo Caccia e Niki Cooper per la mostra Arte, musica e motori gioie e dolori – racconta il gallerista dello Studio d'Arte Fioretti – con l'idea di riunire insieme alcune tra le mie più grandi passioni. Ora invece nel mio spazio ci sono targhe di latta, pubblicità degli Anni Cinquanta, pneumatici Pirelli e Michelin e una moto Gilera 50, accanto ad una Lambretta Lui 50 entrambe costruite negli anni Settanta».
Marco Fioretti, figlio di un gallerista, ha un sorriso aperto e la grinta di chi fa un mestiere che appassiona. Mentre gira per la Galleria, racconta la storia di targhe e insegne spiegandone pregi e particolarità. Illustra le pubblicità di Agipgas e della moto Parilla, una targa di servizio della moto Guzzi, e un'insegna della Lambretta. E ancora, illustra i dettagli di un manifesto della bibita Crodo, della Fanta e della Cinzano. «Nella mia esposizione non mancano pezzi come l'ippopotamo blu della Lines e una pubblicità della Lavazza, entrambi realizzati da Armando Testa – continua Marco Fioretti –, una pubblicità su latta del gelato Eldorado, illustrata dal grande Jacovitti e una pubblicità della Simmenthal disegnata da Franco Mosca. Erano tutti illustratori di fama nazionale, che hanno lavorato per le aziende italiane del secolo scorso».
Per un anno intero, la Galleria d'arte in via San Giovanni sarà dunque allestita con ricordi di latta e meravigliose motorette d'epoca: come il Ciao della Piaggio, o la cassa originale della Birra Orobia, divenuta Von Wunster una volta terminata la Seconda Guerra Mondiale. I costi di queste opere vanno da 100 a 1000 euro e variano a seconda della loro storia e della loro rarità. Un'idea vincente, nata con l'obiettivo di offrire uno specchio delle aziende che hanno animato l'economia italiana, spinte dalla creatività di un periodo quale il dopoguerra.
Marco Fioretti però non si ferma qui. Con il suo brand, Spaghetti Pop, esporrà alcune opere in uno stand alla prossima Bergamo Arte Fiera, la Mostra Mercato di Arte Moderna e Contemporanea in programma dal 29 novembre al 1 dicembre 2014. Durante la manifestazione, il gallerista esporrà un'armatura medioevale, un Ciao, un semaforo e un telefono Anni Settanta ricoperti in foglia d'oro. Titolo dell'esposizione: Vendo Oro. «Una provocazione – conclude – e la mia risposta a questa crisi».