Chi era Saverio Ghilardi, 26enne di Romano di Lombardia morto in montagna
È morto sabato 27 giugno in Valcamonica, nei pressi dei Corni di Premassone. Un appiglio di roccia si è staccato, a circa tremila metri di quota
Saverio Ghilardi, di Romano di Lombardia, è morto sabato 27 giugno in Valcamonica, nei pressi dei Corni di Premassone. Un appiglio di roccia si è staccato, a circa tremila metri di quota, facendo così precipitare il romanese per circa 200 metri.
La dinamica. Saverio non era da solo in montagna. Esperto nelle escursioni, si trovava insieme a tre ragazzi di Romano e due bresciani. La tragedia si è consumata intorno alle 11.30. Il gruppo aveva raggiunto Sonico in automobile, da lì hanno raggiunto a piedi il rifugio Tonolini. Raggiunti i tremila metri, improvvisamente l’appiglio a cui si era attaccato ha ceduto. Sono stati chiamati i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare.
La passione della montagna. Per Saverio andare in montagna era una vera e propria passione. Era da circa 20 anni che si arrampicava e andava regolarmente, senza aver avuto mai un incidente. Quella di ieri è stata una fatalità. Saverio era un ragazzo molto solare, dinamico ed energico. Lavorava in un’azienda di noleggio auto all’aeroporto di Orio. La salma è stata trasportata a Romano. La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione.