La goccia diventata temporale Perché Thohir ha cacciato Mazzarri
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una goccia d'acqua. Così pesante che ha fatto saltare la panchina di Walter Mazzarri. Una panchina da 3,5 milioni di euro netti all'anno che per l'Inter diventano 7 milioni lordi, che arrivano a 11,4 milioni considerato il battaglione staff a disposizione dell'ex tecnico nerazzurro.
Ma quando Thohir, dopo i risultati altalenanti, il gioco che non c'era, la squadra brutta e senz'anima, ha sentito Mazzarri giustificare il pareggio interno con il Verona perchè a San Siro aveva cominciato a piovere ha ceduto alle pressioni di Moratti e dei tifosi, ha licenziato Mazzarri e ha ripreso Mancini. Il cui ritorno ha sancito il trionfo del petroliere che, per il popolo interista, rimane sempre il presidente anche se ora possiede il 30 per cento delle azioni. Mister 70 per cento è il magnate indonesiano che ha fatto fuori trentasette fra dirigenti, tecnici, giocatori e persino medici: ma aveva sottovalutato il carisma di Moratti che i tifosi idolatrano ancora.
E quando, dopo la batosta fiorentina d'inizio ottobre, Moratti ha avvertito il successore («Se andiamo avanti così, non andiamo da nessuna parte. Mi risulta che Mancini sia libero») il destino di Mazzarri è stato segnato. Perché se l'indonesiano non l'aveva capito in un anno di Inter, l'ha capito in cinque giorni: i tifosi sono il vero, autentico patrimonio di ogni club. Il business viene dopo. Moratti docet.