Ozono oltre i livelli di guardia in Bergamasca, colpa del forte irraggiamento solare
Nella nostra provincia, così come in buona parte della Lombardia, è stata superata la soglia di informazione, raggiungendo la concentrazione massima giornaliera di 185 microgrammi su metro cubo
È allarme ozono in Lombardia: anche nella Bergamasca il forte irraggiamento solare dei giorni scorsi ha favorito l’incremento delle concentrazioni di ozono, che ieri (lunedì 6 luglio) hanno superato la soglia di informazione raggiungendo la concentrazione massima giornaliera di 185 microgrammi su metro cubo (rilevata nelle stazioni di Bergamo in via Meucci e a Calusco d’Adda).
La soglia di informazione (media oraria di 180 µg/m3) è stata oltrepassata anche nelle province di Lecco (con un massimo di 210 µg/m3 a Perledo), Lodi (con un massimo di 194 µg/m3 a Bertonico), Monza (con un massimo di 192 µg/m3 a Meda), Varese (con un massimo di 191 µg/m3 a Saronno Santuario) e Cremona (181 µg/m3 a Crema).
Inoltre, in provincia di Como è stata superata per la prima volta dall’inizio dell’anno la soglia di allarme, raggiungendo la concentrazione media oraria di 242 µg/m3 nella stazione di Erba (il valore soglia sarebbe di 240 microgrammi/metrocubo). Si salvano le provincie di Milano, Mantova, Brescia, Pavia e Sondrio, che presentano valori inferiori alla soglia di informazione.
Le condizioni meteorologiche odierne, con l’abbassamento delle temperature, dovrebbero essere favorevoli alla dispersione degli inquinanti, ma il possibile rialzo dei prossimi giorni, previsto fino a venerdì, potrebbero causare ulteriori superamenti. Per minimizzare gli effetti dell’ozono sulla salute (in particolare nei soggetti a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori) è preferibile evitare le attività all’aperto nelle ore di maggiore insolazione, tra le 12 e le 16, oltre che mangiare frutta o verdura di stagione.
Per ogni ulteriore approfondimento è possibile consultare il sito di Arpa Lombardia, dove sono disponibili l'informativa sull'ozono e i dati registrati quotidianamente dalla rete di monitoraggio qualità dell’aria.