Lavora per Al Qaeda

Chi incastrerà la Vedova Bianca Il mistero della terrorista inglese

Chi incastrerà la Vedova Bianca Il mistero della terrorista inglese
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La Vedova Bianca del terrorismo internazionale è stata uccisa in Ucraina. Anzi no, è ancora viva e lotta in Somalia, dove si è sposata con un combattente jihadista e sostiene la lotta islamica in quell’angolo di Africa. Si sa poco di Samantha Lewthwaite, e quel poco è sempre un misto di certezze e leggende, voci di corridoio e foto di sicura provenienza, ad aumentare l’angosciosa aura che abbraccia la storia di questa ragazza britannica diventata terrorista, nonché insospettabile link tra l’Europa ed Al Qaeda.

Per ricordare solo le ultime supposizioni: giovedì scorso veniva battuta la notizia della sua morte, provocata dal colpo di un cecchino russo a Luhansk, ma i contorni della notizia parevano, immancabilmente, troppo labili. E due giorni fa è arrivata una smentita da una spia kenyota, rilanciata dai media inglesi: la ragazza è ancora viva e combatte in Africa.

 

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[Uno dei suoi passaporti falsi]

L’inizio. Così la vita di Samatha rimane un mistero, cominciato nel luglio 2005, all’indomani degli attentati di Al Qaeda che investirono Londra. In quell’occasione morì infatti suo marito, Jermaine Linsday, uno dei terroristi che si fece esplodere su un treno tra King’s Cross e Russell Square. La donna si dissociò dall’azione dell’uomo, rilasciò anche un’intervista in cui dipinse Linsday come un musulmano convertito di recente e influenzato dagli estremisti. Il Sun comprò la sua storia per ben 30mila sterline, ma poco dopo della Lewthwaite non si seppe più nulla di preciso. Sparì e passò alla lotta armata. E divenne la Vedova Bianca, donna combattente come le “vedove nere” che si facevano esplodere in Cecenia, ma dai tratti somatici nettamente britannici.

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Foto 1 di 4

Con uno dei suoi quattro figli

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La foto identificativa diffusa dall'Interpol.

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E poi? Dalla Gran Bretagna però se n’è andata da tempo: per anni sarebbe stata uno dei ganci di Al Qaeda verso l’Europa, salvo poi spostarsi verso l’Africa Orientale e addestrare combattenti e kamikaze degli Al Shabaab. Il suo nome è stato fatto per spiegare varie azioni terroristiche, dall’assalto al centro commerciale di Nairobi nel settembre 2013 al raid contro un locale di Mombasa dove si guardavano gli Europei di calcio, nel 2012.

Intanto Samantha si sarebbe risposata: a maggio si diceva fosse diventata moglie di Hassan Maalim Ibrahim, uno dei comandanti Al Shabaab, ma nelle news battute pochi giorni fa il nome della Vedova Bianca era associato invece a quello di Fahmi Jamal Salim, terrorista kenyota conosciuto come Marco Costa. Il cognato di Fahmi si chiamava Musa Dheere ed era noto per reclutare combattenti per Al Qaeda, prima di essere ucciso ad un posto di blocco a Mogadiscio.

«Costituiscono una grande minaccia alla sicurezza, lavorando ad alti livelli nel gruppo terroristico di Al Shabaab, e pianificando attacchi esplosivi in Somalia e Kenya». Questo quando affermato dall’intelligence africana alla stampa britannica. «Abbiamo seguito Lewthwaite e Salim per quattro anni, e ora sappiamo molto di loro. Ma vivono sotto la protezione di un gruppo di Al Shabaab molto pericoloso, e la sola cosa che possiamo fare è aspettare che facciano un errore fatale». Quello in cui per ora la Vedova Bianca non è ancora incappata. E si infittisce il mistero attorno a lei, tra foto sgranate e leggenda.

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