Premiata la giovane dottoressa "eroina" della lotta al Covid: sostituì il collega ucciso dal virus
Elena Bellazzi si è distinta per il suo importante operato al posto del compianto dottor Mario Giovita
Alla giovane dottoressa di Caprino Bergamasco Elena Bellazzi è andato il premio Luca Magistris. La scorsa settimana, nella bella cornice del Fatebenefratelli, è stata consegnata la borsa di studio da tremila euro istituita dal fondo Ultreya in ricordo di Luca Magistris, medico valmadrerese tragicamente scomparso nel 2010 a soli 35 anni. Lo hanno raccontato i colleghi di PrimaMerate.
Elena Bellazzi, 27enne di Caprino Bergamasco, ha spiegato come, dopo la laurea e la specializzazione conseguite all’Università di Pavia, si sia trovata a sostituire un medico del suo Comune - il dottor Mario Giovita - morto di Coronavirus e ha ringraziato per aver capito il valore umano importante in questo premio. La vincitrice è stata premiata da alcuni medici che erano stati colleghi e amici di Luca, Paolo Schiavo, Andrea Farina, Simone Ambrosoni e Gianfranco Dodaro.
Ad aprire gli interventi era stato il sindaco Antonio Rusconi, ricordando come questo gesto di generosità rappresenti in positivo il primo intervento del sindaco in pubblico dopo il Covid e come sia positivo parlare di giovani che fanno notizia per i risultati che ottengono con merito, studio e sacrifici. Il primo cittadino ha poi ringraziato Ultreya per i contributi offerti in questi anni, a partire dal più recente per gli strumenti pro-Covid al Pronto Soccorso di Lecco, fino alle scuole in Nepal dell’alpinista De Stefani, al Centro La Rosa di Nibionno, al Centro Oltre Noi, alle zolle del campo in sintetico dell’oratorio. A seguire, la sorella di Luca, Laura Magistris, ha ringraziato tutti i presenti e ha ricordato che, come Luca, occorre guardare avanti e che il Covid ci ha insegnato che c’è bisogno di medici sempre più bravi e preparati. Paolo Schiavo, medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Lecco, ha ringraziato a nome del primario dottor Luciano D’Angelo per il dono offerto e ha ricordato alla premiata la difficoltà del ruolo dell’anestesista e la profonda umanità di Luca.