Contro Europa e FMI

La bufala ricorrente sui media del prelievo sui conti correnti

La bufala ricorrente sui media del prelievo sui conti correnti
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Esiste un piano segreto per una patrimoniale del 10%? Per fortuna no.La notizia è circolata in passato sul web, ma ha trovato ampio spazio in questi giorni sulla stampa nazionale. Il Giornale ha pubblicato in prima pagina questo “scoop” – scatenando una buona dose di panico e rabbia –, accompagnato il giorno seguente dal parere dell'eurodeputato leghista Gianluca Buonanno.

Attenti all'Europa. L'onda anti-europeista in Italia è ancora forte e trovano terreno fertile le ipotesi, spesso fantasiose, di chi prefigura nuove tasse o nuove misure di austerity imposte dall'Europa, e in particolare dalla Germania. Nei giorni scorsi, è circolata la notizia secondo la quale ci sarebbe un piano segreto dell'Europa per organizzare un prelievo forzoso sui conti correnti di tutti i cittadini. La presunta percentuale di questo prelievo è alta abbastanza da far sobbalzare sulla sedia. Si parla del 10% di ogni patrimonio privato, senza distinzione per i risparmi al di sotto dei 100mila euro. Il Giornale, nell'edizione del 14 novembre, titola impietoso: “Europa Folle. Il piano segreto per l'emergenza: conti bloccati e prelievo forzoso”, e ancora, in terza pagina: “Il piano segreto dell'Europa: saccheggiare i nostri risparmi”. A raccontarlo sono stati l'eurodeputato leghista Gianluca Buonanno e l'economista della Lega Borghi Aquilini, che hanno parlato di una pubblicazione del 2013 nella quale il Fondo Monetario Internazionale avrebbe considerato l'ipotesi di un prelievo forzoso del 10% dai conti correnti nei Paesi dell'Eurozona.

Una bufala ricorrente. Chi ha buona memoria per questo genere di notizie ricorderà che qualcosa di simile è già stato annunciato con grande allarmismo e a più riprese in passato. Già a luglio, l'Associazione per i Diritti di Utenti e Consumatori (ADUC) aveva confermato l'infondatezza della notizia. Possiamo quindi tranquillizzare chi ci aveva creduto, anche se i più attenti, leggendo le fonti su cui si argomentava questa teoria, si saranno accorti che sono presenti alcune evidenti incongruenze. Sorprende però come, sempre più di frequente, i nostri politici promuovano cause discutibili tratte dal web. In passato c'era cascato anche Beppe Grillo, che in un post del 16 ottobre 2013 apparso sul suo blog metteva in guardia dal prelievo forzoso previsto dal Fondo Monetario Internazionale. Ne avevano parlato anche il Corriere della Sera, il Fatto Quotidiano e numerose testate estere, e già allora ci furono numerose smentite, la più importante direttamente dal FMI.

Le prove. Le prove a supporto di questa tesi sono abbastanza deboli. Si parla inizialmente di un documento del Fondo Monetario Internazionale, ma anzitutto bisogna considerare che questo ente non possiede alcuna autorità per imporre una politica fiscale all'Europa o all'Italia. Il documento a cui si fa riferimento è stato pubblicato dal FMI nell'Ottobre del 2013, ed è intitolato “Fiscal Monitor”. Contiene semplicemente uno studio della situazione economica e fiscale europea, ed a pagina 49 si può leggere che il deterioramento delle finanze pubbliche è stato tale da aver “ravvivato l'interesse” per una patrimoniale sulla ricchezza privata, ma ha calcolato che per riportare le casse pubbliche ai livelli pre-crisi del 2007 sarebbe necessaria un’aliquota del 10%. Lo stesso FMI ha diffuso nello stesso mese una nota per smentire di aver mai raccomandato di attuare una politica simile, ed è abbastanza logico pensare come – dal punto di vista politico – sia poco credibile che qualsiasi politico dell’Eurozona si possa prendere la responsabilità di firmare una legge simile, che probabilmente significherebbe, politicamente parlando, un suicidio definitivo.

Le conseguenze economiche. L'evidenza della poca fondatezza di questa teoria sta nei risvolti economici che porterebbe un'azione così drastica, che avrebbe come scopo il miglioramento del rapporto tra debito e PIL, ma che finirebbe in realtà per peggiorarlo. Con un prelievo forzoso così violento, ci sarebbe infatti una diminuzione del debito pubblico, ma sarebbe inevitabile anche un crollo del PIL. La liquidità dei privati, infatti, è necessaria per far ripartire l'economia in un periodo di crisi: le conseguenze sarebbero quindi opposte a quelle auspicate, con un peggioramento del rapporto debito-PIL. Nel panorama economico europeo, è inoltre chiaro come le soluzioni di austerity non siano ormai tra le più gettonate. Sembra che invece si stiano facendo largo le politiche di deficit-spending, come visto nelle recenti manovre di investimento promesse anche nei confronti del nostro Paese. Anche in questo senso, una mossa del genere rappresenterebbe un cambio radicale di rotta, che in questo momento non sembra realistico. Anche la Germania, che secondo il leghista Buonanno sarebbe regista occulto di questa manovra e che se ne sottrarrebbe grazie ad un bilancio più sano, sembra iniziare a soffrire le politiche di austerity ed è quindi improbabile che possa appoggiare scelte così aggressive, rischiando di subirne in futuro gli effetti.

La rassicurazione. Senza approfondire ulteriormente l'aspetto economico, ci sentiamo di rassicurarvi citando l'articolo dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori che risale allo scorso 23 Luglio: «Non esiste minimamente la possibilità che un tale prelievo venga fatto entro l'anno e riteniamo altissimamente improbabile che venga mai fatto».

 

Fonti:

Il giornale: http://www.ilgiornale.it/news/politica/prelievo-forzoso-banca-non-far-sconti-nessuno-1068008.html

FMI “Fiscal Monitor”: http://www.imf.org/external/pubs/ft/fm/2013/02/pdf/fm1302.pdf

ADUC: http://www.aduc.it/articolo/bufala+dell+imminente+prelievo+forzoso+dai+conti_22395.php

Smentita del FMI: http://www.corriere.it/economia/13_ottobre_16/fmi-non-raccomandiamo-patrimoniale-famiglie-a1a56278-366d-11e3-b4e4-e4dfbe302858.shtml

Corriere ottobre 2013: http://www.corriere.it/economia/13_ottobre_16/proposta-choc-fondo-patrimoniale-10percento-famiglie-2aab6cde-364b-11e3-b4e4-e4dfbe302858.shtml

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